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giovedì 21 febbraio 2008

Giusto/a, Giustino/a, Justin

Il nome Giusto/a, con il più popolare diminutivo Giustino/a, deriva dall'aggettivo latino iustus (da ius=diritto) con l'evidente significato di giusto, onesto, che in ambito cristiano assume valenza morale ancora maggiore.
Da Giustino deriva la forma inglese Justin, nome piuttosto di moda anche al femminile Justine.
L'onomastico per Giusto cade il 3 novembre in ricordo di san Giusto martire (sec. III), patrono di Trieste, condannato ad essere gettato in mare con dei pesi legati al collo per non aver abiurato la propria fede. Il 14 maggio invece si ricorda santa Giusta di Cagliari, martire in Sardegna con le sorelle; l'11 maggio si celebra san Giustino di Chieti (sec. IV), primo vescovo e patrono della città abruzzese, mentre il 7 ottobre si commemora santa Giustina di Padova (sec. III), nobile e martire patrona di Padova.
Oltre che da altri santi, Giustino fu portato da due Imperatori bizantini, alla cui famiglia appartenne anche l'Imperatore Giustiniano (sec. VI), ricordato come uno dei più importanti sovrani altomedievali anche per aver raccolto tutte le norme del diritto romano in un unico volume, il Corpus iuris civilis, ancor oggi alla base del diritto di molti Stati moderni. L'onomastico di Giustiniano cade il 23 agosto.

lunedì 19 febbraio 2007

Silvio/a, Silvano/a, Silvestro

Questi tre nomi distinti, insieme al più insolito Silverio/a, derivano tutti dal latino silva (=foresta, bosco) ed hanno tutti il medesimo significato: nato/a nel bosco, selvatico/a.
Da Silvio/a discendono anche la variante Selvino/a ed il patronimico Silviano/a.
Silvio è anche nome mitologico: si chiamava Silvio infatti il primo figlio latino di Enea, avuto da Lavinia, e da lui sarebbe discesa la vestale Rea Silvia, che al dio Marte avrebbe generato i gemelli Romolo e Remo. Silvano era invece il nome di una divinità delle selve e delle greggi che aveva forma di fauno e perciò può essere assimilato al greco Pan.
Tra i personaggi da ricordare: le attrici Sylva Koscina (1933-1994), Silvana Mangano [nell'immagine] (1930-1990; Riso amaro, L'oro di Napoli, Morte a Venezia) e Silvana Pampanini; l'imprenditore e politico Silvio Berlusconi, fondatore della Fininvest e di Mediaset, fondatore del partito Forza Italia e del Popolo della Libertà, più volte (troppe volte!) Presidente del Consiglio; gli attori Silvio Orlando (Il caimano che gli è valso un David di Donatello, Il papà di Giovanna che gli ha fruttato la Coppa Volpi a Venezia) e Silvio Muccino (Come te nessuno mai, Ricordati di me, Manuale d'amore); la cantante francese Sylvie Vartan; l'attore americano Sylvester Stallone (le saghe di Rambo e Rocky); le cantanti Silvia Mezzanotte, che è stata una delle voci dei Matia Bazar, e Silvia Salemi; la giornalista e conduttrice tv Silvia Toffanin.
Il 21 aprile cade l'onomastico di Silvio con san Silvio martire ad Alessandria; il 3 novembre si ricorda santa Silvia vedova (sec. VI), madre di san Gregorio Magno; il 22 settembre si commemora san Silvano di Levroux, confessore, mentre il 31 dicembre, ultimo giorno dell'anno, si onora san Silvestro I papa (sec. III-IV), che secondo la leggenda curò l'Imperatore Costantino dalla lebbra e lo battezzò, e sarebbe stato pertanto ricompensato con la cosiddetta Donazione di Costantino, un documento (scoperto poi un falso) che sanciva il potere temporale della Chiesa su Roma e l'Italia; il 2 dicembre, infine, viene ricordato san Silverio papa (sec. V-VI), patrono di Frosinone e dell'isola di Ponza, dove sarebbe morto in esilio.
Ad una fanciulla di nome Silvia il poeta Giacomo Leopardi dedicò una celebre poesia:
Silvia, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita mortale,
Quando beltà splendea
Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi
E tu, lieta e pensosa, il limitare
Di gioventù salivi?

venerdì 29 dicembre 2006

Uberto/a

Questo nome è tratto dall'unione di due vocaboli germanici: hugu (=spirito, ingegno) e bertha (=splendente, illustre) con il significato di spirito illustre.
L'onomastico ricorre il 3 novembre in omaggio a sant'Uberto vescovo (sec. VII-VIII), nato conte nella dinastia merovingia, convertitosi alla vita religiosa in seguito ad una visione durante una battuta di caccia e fondatore della diocesi di Liegi in Belgio, di cui fu il primo vescovo; è patrono dei cacciatori.