Orione era un gigante cacciatore della mitologia greca: di lui si racconta che sia stato accecato dal re Enopione di cui aveva insidiato la figlia, che abbia riacquistato la vista grazie alle cure della dea Eos (=l'Aurora) che poi sposò e che, date le eccezionali doti venatorie, spesso accompagnasse la dea Artemide nelle sue battute di caccia. Proprio la dea fu la causa della morte di Orione: secondo alcune versioni del mito, la castissima dea s'innamorò del cacciatore che la respinse per restare fedele ad Eos, secondo altre, fu invece Orione ad insidiare la dea, la quale gli mandò contro un gigantesco scorpione che uccise il cacciatore ed il suo fedele cane Sirio. Per perpetuare la gloria di Orione, gli dèi trasformarono il cacciatore nell'omonima costellazione ed il suo cane in quella del Cane Maggiore (la cui stella più brillante si chiama appunto Sirio); perfino lo Scorpione venne assunto tra le costellazioni.
Non è noto il significato del nome
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