Nome d'origine germanica, composto dalla parola athala (=nobile) e dal suffisso -heid, Adelaide significa nobile d'aspetto, dal nobile portamento. Inevitabile che venisse portato da numerose contesse, regine ed imperatrici.
Tra queste, Adelaide di Susa, Marchesa di Torino nel sec. XI, che in terze nozze sposò il conte Oddone di Savoia, figlio di Umberto I Biancamano. Adelaide portò in dote ai Savoia gran parte del Piemonte, gettando le premesse per la successiva progressiva espansione dell'influenza della famiglia comitale transalpina sull'Italia. Amatissima dai sudditi, patrona di artisti e fondatrice di monasteri, Adelaide ebbe un ruolo importante anche nella vicenda di Canossa, dove l'Imperatore Enrico IV, suo genero, dovette recarsi in penitenza davanti al Pontefice che l'aveva scomunicato.
Adelaide è anche il nome di una grande città sulla costa meridionale dell'Australia, così battezzata in onore della regina Adelaide di Sassonia-Meiningen, consorte di Guglielmo IV, Re di Gran Bretagna e di Hannover.
Molte sante portarono questo nome: l'onomastico viene celebrato generalmente il 16 dicembre, giorno in cui viene ricordata sant'Adelaide di Borgogna (sec. X), vedova prima di Re Lotario II d'Italia, quindi dell'Imperatore Ottone I, reggente del Sacro Romano Impero per il figlio Ottone II e successivamente anche per il nipote Ottone III; terminati gli obblighi imperiali con l'emancipazione del nipote, si dedicò ad opere di carità ed alla fondazione di conventi, dove essa stessa si ritirò negli ultimi anni.
Una variante meno comune del nome è la forma Adelasia, che festeggia un onomastico proprio il 23 settembre.
Una variante meno comune del nome è la forma Adelasia, che festeggia un onomastico proprio il 23 settembre.
In tedesco, Adelaide diventa Adelheid, nome talvolta celato dietro i diminutivi Elke e Heidi; quest'ultimo non può non essere associato all'omonimo cartone animato giapponese [nell'immagine], giunto in Italia alla fine degli Anni '70; l'anime è stato tratto da un romanzo per l'infanzia della scrittrice svizzera Johanna Spyri, pubblicato alla fine dell'Ottocento.
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