Tutti questi nomi sono varianti e traduzioni del medesimo nome ebraico, Ya'aqob, che compare nella Bibbia come quello del figlio del patriarca Isacco e di Rebecca, gemello di Esaù. Giacobbe, secondo l'etimologia fornita nella Bibbia, venne chiamato così perché alla nascita teneva stretto in una mano il tallone del gemello (da 'aquebb=tallone); ma nella stessa Bibbia viene fornita una seconda etimologia, quando Esaù, il primogenito, afferma che il nome a Giacobbe era stato dato a ragione in quanto gli aveva sottratto la primogenitura e la benedizione paterna, lasciando intendere che il nome derivasse quindi dal verbo 'aqab (=soppiantare) con il significato di colui che soppianta, che prende il posto d'un altro. Giacobbe può essere considerato l'eroe eponimo del popolo israeliano: gli fu infatti dato il soprannome di Israele (=colui che lottò con Dio) perché combattè strenuamente contro un angelo, riuscendo ad averla vinta; inoltre, tramite le mogli Lia e Rachele e diverse schiave, fu padre di dodici figli, dalla cui discendenza hanno origine le dodici tribù di Israele. Viene venerato come santo e ricordato il 24 dicembre.
Tuttavia, in contrasto con la Bibbia, sembra più probabile che il nome Giacobbe tragga origine altrove: da Yah, abbreviazione di Yahweh, il nome di Dio, e 'eqeb (=seguace) con il significato di seguace di Dio, o ancor più probabilmente da Yah e 'qb (=proteggere) con il significato di protetto da Dio.
Giacomo viene usato per tradurre lo stesso nome nel Nuovo Testamento, dov'è portato da diversi personaggi, tra cui due degli Apostoli: san Giacomo il Maggiore (festa: 25 luglio), figlio di Zebedeo e fratello dell'evangelista Giovanni, fu testimone con Pietro ed il fratello della Trasfigurazione del Cristo sul monte Tabor, è considerato il primo evangelizzatore della Spagna (di cui è patrono) e tradizionalmente è sepolto a Santiago de Compostela, che dal Medioevo è meta di affollati pellegrinaggi; san Giacomo il Minore (festa: 3 maggio), figlio di Alfeo e fratello di Giuda Taddeo, e forse cugino del Cristo, fu per tradizione il primo vescovo di Gerusalemme.
Per Jacopo, oltre ai già citati, si può festeggiare l'onomastico il 25 dicembre, in ricordo del beato Jacopone da Todi (sec. XIII), francescano, celebre autori di laudi religiose.
Data la popolarità dei santi che lo portarono, Giacomo è uno dei nomi che vanta maggiori traduzioni: in francese Jacques con il femminile Jacqueline; in inglese diviene James (con i diminutivi Jim e Jimmy ed il femminile Jamie) oppure Jacob (con i diminutivi Jake e Jeb ed il femminile Jackie); in irlandese Seamus; in tedesco Jakob, in slavo Jakov, in spagnolo Jaime o Jago. I nomi Lapo e Puccio sono diminutivi tipicamenti toscani per Jacopo.
Tra i personaggi celebri che hanno portato questo nome: sette Re di Scozia della dinastia Stuart, di cui gli ultimi due furono anche Re d'Inghilterra (Giacomo I Stuart, figlio di Maria Stuarda, nel 1603 fu il primo a regnare unitariamente su Inghilterra, Scozia ed Irlanda, mentre suo nipote Giacomo II Stuart fu l'ultimo monarca cattolico inglese); Giacomo Casanova, avventuriero e scrittore veneziano del Settecento; Giacomo Leopardi [nell'immagine], il maggiore poeta italiano dell'Ottocento; il compositore Giacomo Puccini (1858-1924; Edgar, La bohème, Tosca, Madama Butterfly, Turandot); il parlamentare socialista Giacomo Matteotti, antifascista, che, dopo un discorso alla Camera in cui denunciava brogli elettorali, nel 1924 venne rapito ed ucciso da un gruppo di squadristi; lo scrittore irlandese James Joyce (1882-1941; Gente di Dublino, Ulisse); l'attore James Dean (1931-1955; La valle dell'Eden, Gioventù bruciata, Il gigante) ed il collega Jake Gyllenhall (Donnie Darko, I segreti di Brokeback Mountain che gli è valso l'Oscar, Jarhead); l'attrice inglese Jacqueline Bisset (007 Casino Royale, Effetto notte, Orchidea selvaggia); l'ex first lady americana Jacqueline Kennedy Onassis (1929-1994), vedova di John F. Kennedy.
Tra i personaggi letterari, ricordo il malvagio Iago dell'Otello di Shakespeare e l'infelice suicida protagonista delle Ultime lettere di Jacopo Ortis di Foscolo.
3 commenti:
Scusa, sai per caso se in Toscana è più usato Jacopo o Giacomo e se c'è differenza nell'uso?
La differenza non è tanto nell'uso quanto nell'origine: il nome ebraico Ya'akov/Ya'aqob è stato tradotto in greco come Iakobos (tanto in greco non c'era distinzione tra le consonanti V e B); i Romani inizialmente hanno tradotto Iakobos con Iacobus, e da questa versione più ortodossa derivano sia Jacopo che Giacobbe. Giacomo invece deriva dal tardo latino Iacomus (dove la M ha sostituito la B per addolcire il suono del nome) e quindi ha origini relativamente più recenti, e non a caso viene utilizzato per tradurre nei Vangeli lo stesso nome che nell'Antico Testamento è reso invece come Giacobbe.
Non so dirti se oggigiorno in Toscana l'uno venga preferito all'altro, ma il conio dei diminutivi Lapo e Puccio, usati anche come nomi di battesimo tipicamente in Toscana, mi fa pensare che almeno in passato Jacopo fosse il preferito.
Spero che la spiegazione ti soddisfi, ciao.
Faccio presente che anche il noto diminutivo inglese Jack è legato al nome Giacomo oltre che a Giovanni. Per molti studiosi di onomastica questo nome trae origine dal francese Jacques. Ancora oggi in Francia si usa Jacky come diminutivo di Jacques e di Jacqueline; ad esempio il pilota Jacky Ickx si chiamava proprio Jacques. In tedesco abbiamo inoltre i diminutivi Jackel e Jockel legati a Jakob, i quali sono molto simili graficamente a Jack. Da appassionato di onomastica trovo assurda la correlazione tra Jack e John, fatta risalire in teoria all'antico diminutivo inglese Jankin che ha dato poi Jackin per trasformarsi in definitiva in Jack. So bene che nei paesi anglosassoni questo diminutIvo è più legato a John, anche se talvolta può essere utilizzato anche per Jacob e James. In conclusione: si può proprio dire che la tradizione e l'etimologia di un nome possono non coincidere. Per il sottoscritto e per molti altri studiosi e/o appassionati di onomastica, Jack vuol dire Giacomo e non Giovanni.
Posta un commento