Tuttavia, secondo lo storico Plinio "il Vecchio", questo nome venne imposto a Caio Giulio Cesare (100 a.C.-44 a.C.) perché natus a caeso matris utero, cioè nato dal ventre tagliato della madre, per taglio cesareo (dal verbo caedere=tagliare); ed in effetti già prima venivano battezzati Cesare molti bambini nati con un parto cesareo, che proprio da Giulio Cesare avrebbe poi preso il nome.
Secondo altra ipotesi, il cognomen sarebbe derivato da caesaries (=chioma, criniera) e significherebbe pertanto dalla folta chioma.
Quella di Giulio Cesare [nell'immagine, rappresentato dalla penna di Uderzo, per la serie a fumetti dedicata ad Asterix] è stata una delle più importanti figure storiche: da generale, conquistò le Gallie ed estese il dominio della Repubblica romana fino all'Atlantico, portando i propri eserciti in Britannia ed in Germania; diede l'avvio ad un processo di radicale riforma della società e del governo, riorganizzando e centralizzando la burocrazia repubblicana; divenuto dittatore a vita, dagli stessi contemporanei fu considerato il primo Imperatore romano. Il nome Cesare diventò un attributo imperiale, assumendo il nuovo significato di imperatore: da Cesare derivano anche il titolo di Kaiser, usato per l'Imperatore di Germania, e quello di Zar, che indicava l'Imperatore di Russia.
Varianti meno comuni di Cesare sono Cesario e Cesareo; al femminile, oltre a Cesara, anche Cesaria, Cesarea e Cesìra (anche se per quest'ultima si può ipotizzare in alternativa una derivazione dal nome Cesio).
Per quanto riguarda gli onomastici: Cesare festeggia il 9 dicembre; Cesario il 27 agosto, con san Cesario di Arles, vescovo in Gallia nel sec. VI; Cesarea il 15 maggio, Cesìra il 21 luglio.
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