martedì 12 giugno 2007

Orazio

Il nome Orazio deriva dal gentilizio romano Horatius, di probabile origine etrusca e pertanto di significato ignoto: c'è però chi lo accosta al nome delle Ore, le tre divinità sorelle delle Moire, personificazioni dello scorrere delle stagioni e della bellezza della natura, attribendogli il significato di consacrato alla Bellezza; c'è invece chi lo accosta al verbo greco horao (=vedere), facendolo significare chiaroveggente.
Il nome è legato ad alcuni leggendari personaggi della storia dell'antica Roma. A cominciare dai tre fratelli Orazi, che furono chiamati ad affrontare in duello i tre fratelli Curiazi di Albalonga, per evitare una guerra tra Roma e la vicina città che aveva una discendenza comune in Enea e decidere quale delle due dovesse sottomettersi all'altra: la leggenda narra che due degli Orazi vennero uccisi e che il terzo, non pontendo affrontare da solo i tre Curazi, finse la fuga per affrontare e vincere uno alla volta i nemici che nell'inseguirlo si erano distanziati, dando il primato a Roma. Altro personaggio leggendario fu Orazio Coclite, che dagli Orazi discendeva e che difese da solo il ponte Sublicio sul Tevere per impedire che gli Etruschi lo attraversassero ed entrassero in Roma, mentre alle sue spalle i Romani demolivano lo stesso ponte e gli precludevano la fuga.
Quinto Orazio Flacco (sec. I a.C.) fu un poeta molto apprezzato anche dai contemporanei per l'eleganza stilistica e per l'approccio epicureo alle cose della vita.
Sir Horatio Nelson (1758-1805) fu invece un ammiraglio inglese, grande avversario di Napoleone, considerato un eroe nazionale britannico per tre importanti vittorie in battaglie navali, l'ultima delle quali fu quella di Trafalgar, in cui egli stesso perse la vita.

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