Il mito narra che, quando Paride nacque alla corte di Troia, secondogenito del re Priamo, a causa di funeste profezie egli sia stato esposto sul monte Ida, dove crebbe allevato da alcuni pastori; divenuto adulto, era tanto bello e tanto esperto nel trattare le donne che Zeus lo scelse come giudice per il famigerato affare della mela d'oro materializzatasi alle nozze di Peleo con la ninfa Teti, con la dedica Alla più bella: la mela era contesa tra la regina degli déi Hera, Athena ed Afrodite che, per ottenerla, promisero a Paride rispettivamente il potere, il sapere e l'amore della donna più bella del mondo. Paride non esitò ed assegnò il trofeo ad Afrodite; dopo essere tornato a Troia ed essere stato riconosciuto come principe di sangue, durante un'ambasceria a Sparta, Paride conobbe la bellissima Elena, se ne innamorò ricambiato e la riportò con sé a Troia, nonostante fosse sposata con il re di Sparta Menelao. Ne seguì la decennale guerra di Troia, in cui Paride sarebbe morto come molti altri più valorosi eroi.
L'origine del nome Paride pare essere pre-greca; il significato non è certo, ma talvolta è indicato come lottatore, battagliero.
L'onomastico ricorre il 5 agosto in ricordo di san Paride vescovo di Teano nel sec. IV.
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