domenica 17 agosto 2008

Antigone

Il personaggio di Antigone, figlia di Edipo e di sua madre Giocasta, è stato protagonista di diverse tragedie, classiche e moderne, ed in effetti il suo mito si presta al tragico: quando il padre scopre di aver ucciso il proprio padre e di aver sposato e concepito diversi figli con la propria madre, si acceca e viene bandito da Tebe, dov'era re; Antigone l'accompagna nel suo vagare, finché Edipo non muore straziato dall'ira delle Eumenidi, le tremende divinità della vendetta; allora Antigone torna a Tebe, dove i suoi fratelli, Eteocle e Polinice, nel frattempo si son combattuti ed uccisi vicendevolmente; il nuovo re di Tebe, Creonte zio di Antigone, vieta la sepoltura a Polinice, che aveva guidato contro la propria città la spedizione dei Sette contro Tebe, ma Antigone, ligia ai doveri familiari, seppellisce il fratello e viene perciò condannata ad essere murata viva.
Il suo nome è composto dal suffisso anti- (=contro) e dalla voce gonos (=nato); dubbio però ne è il significato: forse sterile, forse nata in sostituzione [di un figlio morto].
Seppure in disuso oggi, ne esiste anche la forma maschile Antigono, portata in passato da alcuni re macedoni. Ed al maschile ci si rifà anche per l'onomastico, da festeggiarsi il 27 febbraio in ricordo di sant'Antigono martire.

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