lunedì 11 agosto 2008

Atalanta

Il mito di Atalanta comincia con l'abbandono della neonata da parte del padre che voleva un maschio; la bambina venne allevata dapprima da un'orsa, poi da alcuni cacciatori, e cresciuta divenne perciò un'abilissima cacciatrice. Insieme a molti valenti eroi, partecipò alla caccia del mostruoso cinghiale calidonio che ella ferì per prima, guadagnandosene la consegna della pelle da Meleagro. Molto bella e molto desiderata, per tener fede ad un voto di castità, poiché temeva altrimenti di perdere le proprie abilità, stabilì che avrebbe sposato soltanto l'uomo che l'avrebbe battuta nella corsa, ed ucciso tutti coloro che avessero perduto: fu Ippomene a guadagnarsi la sua mano, con l'aiuto della dea Afrodite e di alcune mele d'oro che il giovane lanciò cadere ed Atalanta si fermò a raccogliere. Ma poiché Atalanta ed Ippomene consumarono il loro amore in un tempio, la stessa Afrodite li punì trasformando entrambi in leoni.
Il suo nome significa di pari peso oppure in equilibrio.

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