Il nome Battista deriva dal verbo greco baptizein (=battezzare, lett. immergere) con il significato di colui che battezza con l'acqua. Era appunto l'appellativo di san Giovanni Battista, il profeta che secondo i Vangeli avrebbe riconosciuto in Gesù Cristo il Messia e che praticava il battesimo nelle acque del Giordano: battezzò anche Gesù, prima di venire incarcerato da Erode e fatto decapitare dal re per compiacere la figliastra Salomè; viene festeggiato il 24 giugno ed è patrono delle città di Firenze, di Monza, di Ragusa e di Imperia.
Dalla venerazione per questo santo derivano i nomi composti Giambattista e Giobatta: da ricordare il filosofo Giambattista Vico (sec. XVII-XVIII) ed il suo contemporaneo pittore Giambattista Tiepolo.
Da Giambattista sono derivati anche due diminutivi tipicamente liguri: Baciccia e Balilla; quest'ultimo è legato alla figura di un ragazzetto (il cui vero nome per tradizione è Giambattista Perotto) un cui gesto di sfida fu la miccia per l'insurrezione popolare che nel 1746 liberò Genova dall'occupazione austriaca: Balilla viene citato in una strofa dell'Inno di Mameli, e la sua figura fu cara al fascismo, che l'adottò come modello per le più giovani generazioni.
Da Giambattista sono derivati anche due diminutivi tipicamente liguri: Baciccia e Balilla; quest'ultimo è legato alla figura di un ragazzetto (il cui vero nome per tradizione è Giambattista Perotto) un cui gesto di sfida fu la miccia per l'insurrezione popolare che nel 1746 liberò Genova dall'occupazione austriaca: Balilla viene citato in una strofa dell'Inno di Mameli, e la sua figura fu cara al fascismo, che l'adottò come modello per le più giovani generazioni.
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