lunedì 14 aprile 2008

Epimeteo

Il nome Epimeteo è tratto dal verbo greco medomai (=pensare), preceduto dal prefisso epi- (=dietro, dopo): significa colui che pensa in ritardo, sciocco.
Nel mito il Titano Epimeteo viene contrapposto al fratello Prometeo (=colui che pensa prima): Zeus dà loro il compito di distribuire le doti tra gli esseri mortali, Epimeteo comicia a dotarne gli animali (vista acuta, udito fino, velocità...) e non gli resta nulla da donare agli uomini, cosicché a Prometeo tocca rubare dalle stanze di Athena un cofanetto che contiene memoria ed intelligenza perché anche gli esseri umani possano contare su qualcosa per procacciarsi il sostentamento. Successivamente, Zeus entra in conflitto con gli uomini e decide di inviare loro in dono Pandora, la prima donna, forgiata dal dio-fabbro Efesto, che porta con sé in dote un misterioso vaso; Prometeo avverte il fratello di non accettare doni da Zeus, ma Epimeteo alla fine sposa Pandora, che per curiosità apre il vaso liberando tutti i mali che vi erano imprigionati, follia, fatica, malattie, morte... che si diffondono così tra gli uomini, cui resta, sul fondo del vaso, come unica consolazione la speranza.

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