Nettuno era per gli antichi Romani il dio delle acque correnti; solo con l'assimilazione al greco Poseidone divenne il sovrano dei mari. Sebbene gli antichi riconducessero l'etimologia del nome al verbo nare (=nuotare) attribuendogli il significato di nuotatore, esso è palesemente un prestito dalla lingua etrusca, in quanto era chiamata Nethuns l'analoga divinità etrusca dei pozzi: la particolarità è che il nome sembra collegato a quello di diverse divinità marine della mitologia europea, come il dio celtico Nodens e l'irlandese Nechtan, e tutte potrebbero essere etimologicamente imparentate con Apam Napat, dio indù dalla forma di fiamma, nato dall'acqua (com'è testimoniato dall'etimologia del nome, dalle voci sanscrite apam=acqua e napat=nipote, con il significato di colui che nasce dall'acqua: non è un caso, quindi, che la forma latina Neptunus ricordi il vocabolo nepos/nepotis=nipote).
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