Il nome Ambrogio deriva dall'aggettivo greco ambròtos, che significa letteralmente immortale e, nell'accezione cristiana, destinato alla vita eterna.
Sant'Ambrogio di Treviri (sec. IV), vescovo e successivamente patrono di Milano, acclamato tra i massimi Dottori della Chiesa, si trovava nella città come governatore dell'Italia settentrionale, quando, venutone a mancare il vescovo, ne venne consacrato successore a furor di popolo, pur non essendo neppure battezzato. Influì notevolmente sulla Corte imperiale, che in quel periodo aveva sede proprio a Milano: l'Imperatore Teodosio I nel 380, promulgando l'editto di Tessalonica, proclamò il Cristianesimo religione di stato. Merito del vescovo Ambrogio fu anche la conversione di sant'Agostino. Viene ricordato il 7 dicembre.
Milanese era Ambrogio Fogar (1941-2005) [nell'immagine], esploratore e famoso divulgatore.
Del nome esiste la variante Ambrosio con il femminile Ambrosia. E nella mitologia greca, l'ambrosia era il nettare che donava agli eroi l'immortalità, la bevanda preferita dagli dèi.
Del nome esiste la variante Ambrosio con il femminile Ambrosia. E nella mitologia greca, l'ambrosia era il nettare che donava agli eroi l'immortalità, la bevanda preferita dagli dèi.
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