mercoledì 16 aprile 2008

Enea

Enea è un nome antico, d'origine pregreca, forse asiatica; tuttavia la tradizione popolare, già nell'antica Grecia, lo interpretava come derivante dall'aggettivo diainòs, che significa terribile, da incutere paura, oppure da aineo che significa lodato.
Enea è stato uno dei maggiori eroi della letteratura classica; compare già nell'Iliade di Omero, tra i principi ed i più valorosi guerrieri troiani: figlio della dea Afrodite e del mortale Anchise cugino del re Priamo, quando la città di Troia è perduta Enea si mette in salvo con il figlio Ascanio ed alcuni uomini. Cominciano così le sue peregrinazioni, narrate nell'Eneide di Virgilio: dapprima Enea approda a Cartagine, dove ha una relazione con la regina Didone; su ordine degli dèi, però, Enea si mette di nuovo per mare, abbandonando Didone che per il dolore si uccide. Ma Enea è destinato a raggiungere le coste del Lazio, dove sposa Lavinia, figlia di un re locale, e, vinta la guerra per la supremazia sul Lazio, si gode qualche anno di regno prima di morire ed essere assunto tra le divinità. Da lui e da suo figlio Ascanio discenderà Rea Silvia, la vestale amata da Marte cui partorirà i gemelli Romolo e Remo, fondatori di Roma.
L'onomastico cade il 15 novembre in omaggio al beato Enea da Faenza (sec. XV).

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