Irene (in greco Eirene) era il nome della dea della Pace. Era una delle tre Ore, le figlie che Zeus ebbe dalla sua seconda sposa, Temi (personificazione dell'Ordine e del Diritto): le Ore erano Eunomia (=il Buon Governo), Dike (=la Giustizia) ed appunto Irene. Quest'ultima era rappresentata con la cornucopia in un braccio ed il piccolo Pluto nell'altro, a rappresentare l'abbondanza e la ricchezza che solo la pace può donare.
Il nome Erina viene generalmente considerata una variante di Irene, mentre Irina ne rappresenta la forma slava. Il nome Ireneo, più che il maschile di Irene, trova origine nell'aggettivo greco eirenaios, che significa devoto di Irene, cultore della Pace.
L'onomastico di Irene cade il 5 aprile, in memoria di sant'Irene di Tessalonica (sec. III-IV), martire insieme alle sorelle Agape e Chionia; quello di Ireneo si festeggia il 28 giugno, in ricordo di sant'Ireneo di Lione (sec. II), vescovo e teologo d'origine greca, mentre il 5 maggio si ricorda sant'Erina di Lecce.
Tra le Irene celebri: l'attrice greca Irene Papas (Zorba il greco, L'Odissea televisiva); Irene Pivetti, già Presidente della Camera negli anni Novanta, successivamente conduttrice televisiva; le cantanti Irene Fargo (La donna di Ibsen, Come una Turandot), Irene Fornaciari ed Irene Grandi (La tua ragazza sempre, Cose da grandi, Bruci la città [nel videoclip]).
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