Livia era ai tempi dei Romani il nome di una gens (ciò che oggi si potrebbe semplicisticamente accostare ad un cognome); pare fosse d'origine etrusca, perciò non si ha alcuna certezza sull'etimo di questo nome: tuttavia viene spesso accostato al verbo latino livere (=impallidire) e lo si interpreta come pallido, dalla carnagione molto chiara.
Livio Andronico (sec. III a.C.) era un liberto romano d'origini greche, poeta e drammaturgo considerato l'autore della prima opera teatrale in lingua latina e il primo traduttore dell'Odissea; Tito Livio (59 a.C.-17) è stato il maggiore storico romano, autore di una sorta di enciclopedia storica di Roma (solo parzialmente pervenuta fino ad oggi) dalla sua fondazione all'età di Augusto; Livia Drusilla Claudia (58 a.C.-29) era la seconda moglie di Ottaviano Augusto, la prima imperatrice romana.
Per tempi più recenti, si citano: Livia Turco, Ministro della Salute del secondo Governo Prodi; Livia Azzariti, medico e conduttrice televisiva; l'attrice norvegese Liv Ullmann, protagonista di molti film del regista Ingmar Bergman (Sussurri e grida, Scene da un matrimonio, Sinfonia d'autunno).
L'onomastico cade il 23 febbraio in onore di san Livio martire a Roma.
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