L'Imperatore Aureliano, nel sec. III, aveva istituito nel giorno del 25 dicembre la festività del Dies Natalis Solis Invicti (=il Giorno della Nascita del Sole Invitto), che celebrava appunto l'invincibilità e la potenza del Sole, che in quel periodo dell'anno, appena poco dopo il solstizio d'inverno, riprendeva a salire all'orizzonte, a "rinascere", dopo essere "morto" nel solstizio, dietro l'orizzonte. La festa era davvero molto popolare anche presso i cristiani, tanto che si pensò di assorbirla entro il Cristianesimo, sovrapponendo alla figura pagana del Sole Invitto quella del Cristo: il 25 dicembre divenne allora il Natale del Signore.
Natale divenne con il tempo anche un nome proprio, dato in particolare a chi era nato il giorno di Natale. Al femminile viene declinato Natalia, con accento variabile sulla seconda o sulla terza sillaba secondo il gusto; la variante russa Natalija ha dato poi origine al diminutivo Natasha, che in italiano può assumere la forma Natascia, avendo trovato una certa fortuna sull'onda di alcuni romanzi russi, come Guerra e pace di Tolstoj o L'idiota di Dostojevskij.
Natalino Otto (1912-1969) è stato un noto cantante (Ba-ba-baciami piccina, Ho un sassolino nella scarpa, Io cerco la Titina); Natalia Ginzburg (19916-1991) è stata un'apprezzata scrittrice (Lessico famigliare, Ti ho sposato per allegria); Natalia Estrada e Natasha Stefanenko [nell'immagine] sono due showgirl, la prima spagnola e la seconda russa; Natalie Cole e Natalie Imbruglia sono due celebrate cantanti; Natalie Portman è un'affermata attrice americana di origini istraeliane (Léon, Star Wars I-III, V per Vendetta).
L'onomastico di Natale, oltre che il 25 dicembre, può essere festeggiato il 16 marzo, in ricordo di san Natale Chabanel, gesuita martirizzato in Canada nel sec. XVII; quello di Natalia e Natascia il 27 luglio, in onore di santa Natalia martire in Spagna nel sec. IX.
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