Pompeo deriva dal gentilizio romano Pompeius che è l'adattamento di un nome d'origine osca (pre-romana): in osco, pompe significa cinque; Pompeo quindi era il nome che veniva dato al quinto figlio. Pompilio e Pomponio ne costituiscono delle varianti, così come probabilmente il nome Ponzio, che potrebbe avere influenze etrusche o sannitiche.
Gneo Pompeo Magno (sec. I a.C.) fu un valente generale romano che ottenne notevoli conquiste in Oriente, per poi entrare nel primo triumvirato con Giulio Cesare e Marco Licinio Crasso; ma l'accordo con Cesare non durò quando quest'ultimo cominciò a mietere successi militari e personali: alla morte di Crasso ed al rientro di Cesare dalla conquista della Gallia, tra i sostenitori del futuro dittatore e quelli di Pompeo scoppiò la guerra civile, che si concluse con la battaglia di Farsalo e la disfatta di Pompeo, assassinato poco dopo in Egitto da sicari del re Tolomeo.
Ponzio Pilato (sec. I) era invece prefetto in Giudea quando Gesù Cristo venne catturato; fu giudice nel suo processo e, seppur riluttante (secondo quanto raccontato nei Vangeli), ne ordinò la flagellazione e la condanna a morte.
Ponzio Pilato (sec. I) era invece prefetto in Giudea quando Gesù Cristo venne catturato; fu giudice nel suo processo e, seppur riluttante (secondo quanto raccontato nei Vangeli), ne ordinò la flagellazione e la condanna a morte.
Il 14 dicembre si ricorda san Pompeo vescovo a Pavia nel sec. IV; il 26 luglio ricorre la memoria liturgica di santa Pompea vedova in Bretagna nel sec. V; il 14 maggio invece si celebra san Pomponio vescovo a Napoli nel sec. VI; il 15 luglio infine si onora san Pompilio Maria Pirrotti (sec. XVIII). San Ponzio martire in Gallia è ricordato l'8 marzo, mentre il 13 agosto si ricorda san Ponziano papa (sec. III), patrono di Carbonia in Sardegna, dov'era stato deportato e dove morì in carcere.
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