domenica 13 luglio 2008

Bruto

Il nome Bruto deriva dal cognomen latino Brutus, tipico della gens Iunia, che significa stolto, sciocco. Il primo a portarlo fu infatti Lucio Giunio Bruto (sec. VI a.C.), che si finse appunto stolto per sottrarsi alla strage familiare ordinata dai Tarquini; dopo lo stupro di Lucrezia, Bruto fu uno dei capi della sommossa che scacciò Tarquinio Superbo ed instaurò a Roma la Repubblica.
Marco Giunio Bruto (sec. I a.C.) fu invece tra i congiurati che uccisero Cesare alle Idi di marzo: nel riconoscerlo tra i propri assassini, Cesare esclamò la proverbiale "Tu quoque Brute, fili mi!" ("Anche tu Bruto, figlio mio!"); dopo la congiura, Bruto dovette lasciare Roma con gli altri tirannicidi, inseguito da Ottaviano e Marco Antonio, eredi morali del dittatore; si suicidò dopo la sconfitta nella battaglia di Filippi.
Bruto di Troia è una figura leggendaria: nipote o pronipote di Enea, dovette lasciare il Lazio a seguito di una profezia che lo indicava come patricida; raggiunse la Grecia dove si riunì ad alcuni esuli troiani, che guidò ad ovest alla ricerca di una nuova patria: attraversò di battaglia in battaglia la Gallia (dove fondò la città di Tours) ed infine giunse sull'isola di Albione, che in proprio onore ribattezzò Brutannia/Britannia (l'odierna Gran Bretagna); ne divenne il primo re, fondò Londra ed i suoi tre figli si sarebbero spartiti l'isola, dividendola in Inghilterra, Galles e Scozia.

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