Catone e Catullo erano due cognomen latini che derivavano probabilmente dalla voce catus (forse di derivazione etrusca) che significa furbo, perspicace.
Marco Porcio Catone Censore (sec. III-II a.C.) fu un politico, generale, oratore e scrittore latino, considerato tra i contemporanei come un fulgido esempio dei più antichi e genuini costumi romani; altro esempio di rettitudine per i romani fu un suo pronipote, Marco Porcio Catone Uticense (sec. I a.C.), politico e fiero oppositore dei tre triumviri Pompeo, Crasso e Cesare: quando Cesare varcò in armi il Rubicone sfidando apertamente il senato e trasformandosi di fatto in dittatore, Catone, che con Pompeo fu tra le guide della resistenza si rifugiò ad Utica (presso Cartagine) e qui si tolse la vita, acclamato da allora ed almeno fino a Dante quale emblema del martire per la libertà.
Gaio Valerio Catullo (sec. I a.C.) fu invece un ricercato poeta, autore di diversi carmina in latino, tra cui:
"Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior."
che traduco come:Nescio, sed fieri sentio et excrucior."
Odio ed al contempo amo. Forse ti chiedi come ci riesca.
Non lo so, ma sento che così è e ne sono torturato.
Nessun commento:
Posta un commento