Il nome Edipo deriva dal greco: da oìdos (=rigonfiamento) e poùs (=piede), significa dai piedi gonfi.
L'etimologia si spiega con il mito di Edipo, figlio di Laio re di Tebe, che appena nato venne esposto dal padre che lo fece appendere per i piedi (che gli rimasero per sempre gonfi), poiché gli era stato predetto dall'oracolodi Delfi che il figlio l'avrebbe ucciso ed avrebbe sposato la moglie Giocasta; il bambino venne però trovato e cresciuto alla corte di Polibo, re di Corinto, che lo fece credere suo figlio: quando Edipo andò ad interrogare l'oracolo di Delfi, gli venne ripetuta la profezia e, onde evitarne il compimento, pensò bene di allontanarsi da Polibo e da Corinto, giungendo fatalmente a Tebe. Lungo la strada, ad un crocevia, s'imbattè in Laio su un cocchio e lo uccise per una bega di precedenze; quindi liberò la città di Tebe dal flagello della Sfinge, un mostro alato metà donna e metà leone che divorava chi non sapesse risolvere i suoi indovinelli [nell'immagine]. Come ricompensa, gli vennero dati il trono di Tebe e la mano della regina Giocasta, da cui ebbe quattro figli. In questo modo, la profezia dell'oracolo si compì, ma Edipo non venne a conoscenza della verità finché la peste non s'abbattè sulla sua città: una nuova profezia sosteneva che non se ne sarebbero liberati finché non fosse stata vendicata la morte di re Laio. A quel punto, la verità venne finalmente a galla: Giocasta, saputo di aver sposato il proprio figlio, si suicidò, ed Edipo si accecò, prendendo poi definitivamente la via dell'esilio.
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