Una favola antica racconta della giovane principessa Mirra che, istigata dalla vendicativa dea Afrodite che riteneva di esserne stata offesa, fu presa da un'insana passione per il proprio padre: riuscì a trascorrere con lui diverse notti, protetta dal buio, prima di essere riconosciuta dal padre; a quel punto, dovette fuggire e, consumata dai rimorsi per la propria colpa, pregò gli dèi di sparire: venne tramutata in un albero di mirra, una pianta che produce un'omonima resina odorosa; ma dal ventre dell'albero nacque il bellissimo Adone, destinato a far soffrire di passione la dea Afrodite, causa delle sofferenze della madre.
Il nome Mirra indicava appunto la pianta della mirra, in greco myrrha; il vocabolo è tratto da una voce araba, mrr, che letteralmente significa amara (la medesima voce da cui deriva il nome ebraico Mara).
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