Nome d'origine anglosassone, formato dalle voci ead (=potenza, ricchezza) e weard (=guardiano), Edoardo significa quindi colui che sta a guardia del patrimonio.
Nome regale, fu portato da ben otto sovrani inglesi, da Edoardo I Plantageneto, Re d'Inghilterra, Signore d'Irlanda e Duca d'Aquitania dal 1272 al 1307, Crociato sfortunato in Terrasanta ma conquistatore del Galles, fino ad Edoardo VIII di Windsor, Re di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord ed Imperatore delle Indie per meno di undici mesi, nel 1936 (ed in seguito Duca di Windsor), che abdicò dal trono per amore dell'americana Wallis Simpson: infatti, in quanto Re e quindi Capo della Chiesa Anglicana, non avrebbe potuto sposare una donna già divorziata... due volte!
Prima della conquista normanna, altri due Edoardo, entrambi canonizzati, regnarono sugli Anglosassoni: sant'Edoardo "il Martire" (sec. X; festa: 18 marzo) e suo nipote sant'Edoardo II "il Confessore" (sec. XI; festa: 5 gennaio).
La variante Eduardo, dal sapore spagnoleggiante, con la versione femminile Eduarda, è in uso soprattutto in Campania, dove però giunse con i normanni nella versione francese Edouard. Napoletano era appunto Eduardo DeFilippo [nell'immagine], una delle maggiori personalità artistiche del Novecento italiano, che fu attore, commediografo e regista teatrale e cinematografico; figlio illegittimo dell'attore Eduardo Scarpetta, fratello di Titina e Peppino con cui lavorò spesso in palcoscenico, fu autore, prim'ancora che interprete, di Natale in casa Cupiello, Napoli milionaria, Filumena Marturano e Gli esami non finiscono mai.
Un'altra variante è Odoardo, nome diffuso più che altro in Emilia-Romagna, dove fu portato da diversi membri della famiglia Farnese, che resse il Ducato di Parma e Piacenza dal 1545 al 1731.
L'Edouard più noto è probabilmente l'ottocentesco pittore francese Edouard Manet, tra i padri dell'Impressionismo.
Nome regale, fu portato da ben otto sovrani inglesi, da Edoardo I Plantageneto, Re d'Inghilterra, Signore d'Irlanda e Duca d'Aquitania dal 1272 al 1307, Crociato sfortunato in Terrasanta ma conquistatore del Galles, fino ad Edoardo VIII di Windsor, Re di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord ed Imperatore delle Indie per meno di undici mesi, nel 1936 (ed in seguito Duca di Windsor), che abdicò dal trono per amore dell'americana Wallis Simpson: infatti, in quanto Re e quindi Capo della Chiesa Anglicana, non avrebbe potuto sposare una donna già divorziata... due volte!
Prima della conquista normanna, altri due Edoardo, entrambi canonizzati, regnarono sugli Anglosassoni: sant'Edoardo "il Martire" (sec. X; festa: 18 marzo) e suo nipote sant'Edoardo II "il Confessore" (sec. XI; festa: 5 gennaio).
La variante Eduardo, dal sapore spagnoleggiante, con la versione femminile Eduarda, è in uso soprattutto in Campania, dove però giunse con i normanni nella versione francese Edouard. Napoletano era appunto Eduardo DeFilippo [nell'immagine], una delle maggiori personalità artistiche del Novecento italiano, che fu attore, commediografo e regista teatrale e cinematografico; figlio illegittimo dell'attore Eduardo Scarpetta, fratello di Titina e Peppino con cui lavorò spesso in palcoscenico, fu autore, prim'ancora che interprete, di Natale in casa Cupiello, Napoli milionaria, Filumena Marturano e Gli esami non finiscono mai.
Un'altra variante è Odoardo, nome diffuso più che altro in Emilia-Romagna, dove fu portato da diversi membri della famiglia Farnese, che resse il Ducato di Parma e Piacenza dal 1545 al 1731.
L'Edouard più noto è probabilmente l'ottocentesco pittore francese Edouard Manet, tra i padri dell'Impressionismo.
Tra gli Edward famosi, gli attori Edward Norton ed Edward Burns, ma anche lo scrittore inglese Edward M. Forster (1879-1970), autore, tra gli altri, di ben tre romanzi portati sugli schermi cinematografici dal regista James Ivory: Camera con vista, Maurice e Casa Howard.
Il portoghese Duarte fu portato da un Re del Portogallo, Dom Duarte de Avis (Edoardo d'Aviz, sec. XV), così battezzato in onore del bisnonno materno, Re Edoardo III d'Inghilterra.
Il portoghese Duarte fu portato da un Re del Portogallo, Dom Duarte de Avis (Edoardo d'Aviz, sec. XV), così battezzato in onore del bisnonno materno, Re Edoardo III d'Inghilterra.
Nessun commento:
Posta un commento