Antico nome gentilizio romano come Aemilius, Emilio dovrebbe derivare dall'aggettivo aemulus, che significa emulo, ma anche rivale, avversario. Un'ipotesi secondaria suggerisce che il nome della gens potrebbe essere stato tratto invece dall'aggettivo greco aimylios, che significa cortese, gentile nel parlare.
Alla gens Aemilia appartennero diversi consoli, e tra questi ne spiccano in particolare due omonimi: Marco Emilio Lepido, console dal 187 al 175 a.C., pontefice massimo e censore, costruttore della Via Emilia, la strada che ancora oggi unisce Piacenza a Rimini, e fondatore di Regium Lepidi, l'attuale Reggio Emilia; ed ancora il triumviro Marco Emilio Lepido, che nel 44 a.C. si spartì con Marc'Antonio e con Ottaviano (Augusto) l'eredità morale e politica di Giulio Cesare, poi costretto all'esilio volontario.
Il veronese Emilio Salgari (1862-1911) è stato l'autore di popolari romanzi d'avventura, in particolare il ciclo dei pirati della Malesia con Sandokan protagonista.
Tra i famosi di oggi, due giornalisti: Emilio Fede ed Emilio Carelli.
Al femminile, il nome Emily fu portato da due celeberrime scrittrici: l'inglese Emily Brontë (1818-1848), autrice di un unico romazo, Cime tempestose, considerato però un classico della letteratura inglese del sec. XIX; e la poetessa americana Emily Dickinson (1830-1886) [nell'immagine], autrice di circa 1800 poesie, tra cui:
"Che l'Amore sia tutto quel che c'è
È tutto ciò che sappiamo dell'Amore,
È abbastanza, il carico dev'essere
Proporzionato al solco."
Da Emilio deriva il patronimico Emiliano/a, portato dal generale Publio Cornelio Scipione Emiliano (185-129 a.C), vincitore della terza guerra punica e distruttore di Cartagine; e successivamente dall'Imperatore Marco Emilio Emiliano (che resse il potere per soli tre mesi nel 253, dapprima acclamato dai propri soldati e dagli stessi ucciso). Ed ancora, in tempi meno lontani, da Emiliano Zapata (1879-1919), rivoluzionario e guerrigliero messicano.
L'onomastico cade il 28 maggio per sant'Emilio martire in Sardegna. Il 19 settembre si ricorda la francese sant'Emilia de Rodat, fondatrice nel 1816 della congregazione delle Suore della Sacra Famiglia. Sant'Emiliano di Faenza è celebrato l'11 settembre, mentre sant'Emiliana vergine (sec. VI) è ricordata il 5 gennaio.
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