venerdì 16 maggio 2008

Domizio/a, Domitilla, Domiziano/a

Il gentilizio romano Domitius derivava da dòmitus, participio passato del verbo domare, e significava perciò mansueto, docile; un'alternativa sull'etimologia lo riconduce alla voce domus (=casa) con il significato di casalingo. Da Domitius sono derivati il nome Domizio/a, il diminutivo femminile Domitilla ed il patronimico Domiziano/a.
Dalla gens Domitia appartennero diverse illustri personalità della Roma antica, primo fra tutti Lucio Domizio Enobarbo, nome di nascita dell'Imperatore Nerone (37-68 d.C.), passato alla storia tutt'altro che per la propria mansuetudine, esattamente come Tito Flavio Domiziano (51-96), anch'egli Imperatore, anch'egli ricordato per le persecuzioni contro i Cristiani ed i difficili rapporti con i familiari ed il Senato.
Flavia Domitilla si chiamarono sia la madre che la sorella che la nipote di Domiziano: l'ultima, moglie del console Flavio Clemente, convertitasi con lui al cristianesimo, venne esiliata da Domiziano sull'isola di Ponza; sui terreni di sua proprietà sulla via Ardeatina, vennero scavate appunto le Catacombe di santa Domitilla; viene ricordata il 7 maggio.
Per i maschili, l'onomastico viene festeggiato il 23 marzo, in ricordo di san Domizio, cavaliere nelle Crociate.

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