
Eleonora fu la donna più potente dei suoi tempi: era nipote del Duca Guglielmo IX d'Aquitania e di Guascogna, soprannominato "il Trovatore", in quanto, oltre che signore di una larga regione della Francia meridionale, dalla Provenza all'Atlantico, era letterato e poeta, il primo a celebrare in versi l'amore cortese; Eleonora ne ereditò le terre e l'amore per la letteratura ed i trovatori, di cui fu generosa mecenate, introducendoli alle corti di Francia e d'Inghilterra. Per il timore che l'ereditiera potesse finire nelle mire di qualche nobile interessato solo ai suoi possedimenti, infatti, Eleonora andò, ancora molto giovane, in sposa a Re Luigi VII di Francia, che seguì fino in Terrasanta durante la seconda (disastrosa) Crociata; successivamente, dopo l'annullamento delle nozze, sposò Enrico d'Angiò e di Normandia, che sarebbe divenuto Re Enrico II d'Inghilterra. Alla corte inglese Eleonora fu al centro di numerosi intrighi e scontri, anche tra il Re ed i figli che lei gli aveva dato, tanto che visse quindici anni prigioniera in diversi castelli per volere del marito; alla sua morte, fu più volte reggente per il figlio Re Riccardo "Cuor di Leone" e fu un valido appoggio anche per l'altro figlio, Re Giovanni "Senza Terra". Il suo nome, tramite figlie, nipoti e pronipoti, si diffuse in varie corti, e numerose regine e principesse lo portarono; trovò fortuna soprattutto in Spagna, dove oggi lo porta ancora l'Infanta Leonor di Spagna, la primogenita dell'erede al trono Felipe.
Tuttavia è probabile che il provenzale Alienor (che divenne Eléonore alla corte francese, Eleanor a quella inglese, Leonor in Spagna) avesse preso a modello un nome già esistente, ed è qui che gli studiosi si confrontano: la maggior parte sostiene che avesse origine dalla lingua germanica, dalla radice ali (=crescere) accoppiato però ad un secondo vocabolo non identificabile; altri lo riconducono al greco, da hèle (significherebbe la splendente, come il nome Elena) o da eleos (la compassionevole); infine, altri ancora lo fanno derivare dall'ebraico o dall'arabo, da El (o Allah=Dio) e da nur (o noor=luce), con il significato di Dio è la mia luce.
In italiano si sono diffuse diverse varianti, quali Leonora, Lianora, Dianora, ed i diminutivi Nora e Norina; esistono anche alcune versioni maschili, seppur più rare, come Leonorio e Norio.
Altri personaggi da ricordare: la first lady americana Eleanor Roosevelt (1884-1962), attivissima sostenitrice del marito Franklin D. Roosevelt, Presidente degli Stati Uniti dal 1933 al 1945, ed attivista in prima persone per i diritti civili e degli afroamericani; la scrittrice Nora Ephron, sceneggiattrice di Silkwood e Harry, ti presento Sally, regista di Insonnia d'amore e C'è posta per te; l'attrice Eleonora Giorgi [nell'immagine] (Mia moglie è una strega, Inferno, Borotalco per cui vinse un David di Donatello nel 1982); l'attrice Eleonora Brigliadori; la conduttrice tv Elenoire Casalegno.
Altra celebre Eleonora fu l'attrice teatrale Eleonora Duse (1858-1924), a lungo compagna di D'Annunzio; la Duse fu una grande interprete drammatica e contribuì (tra l'altro) al successo in Italia delle opere di Ibsen, da Hedda Gabler e La donna del mare a Casa di bambola; la protagonista di quest'ultimo dramma si chiama proprio Nora: una donna leggera e capricciosa che vive, come una graziosa bambola, accanto ad un marito che, in un momento di profonda angoscia, le si rivela egoista, insensibile e prevaricatore, incapace di perdonarle un errore da lei commesso per amor suo; Nora decide di lasciarlo, dopo otto anni e nonostante i tre figli, per trovare finalmente sé stessa: un personaggio, quello di Nora, assolutamente anticonformista e scandaloso, considerando che il dramma è del 1879, piena epoca vittoriana.
Tradizionalmente, l'onomastico di Eleonora viene festeggiato il 21 febbraio, in onore di Eleonora di Provenza (sec. XIII), Regina d'Inghilterra accanto ad Enrico III, figlio e successore di Giovanni "Senza Terra"; Eleonora morì in odore di santità, ma non è mai stata ufficialmente canonizzata. L'onomastico di Nora e Norina cade invece il 23 aprile, in ricordo di santa Norina (sec. X), mentre il 1° luglio si ricorda san Leonorio vescovo in Bretagna.
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