giovedì 21 febbraio 2008

Giano, Gianuario, Gennaro

Giano [nell'immagine, in una scultura su Palazzo Magnani a Reggio Emilia] era una importante divinità romana: era il dio degli inizi e dei passaggi, materiali e metaforici; era rappresentato bifronte, ovvero con due volti l'uno opposto all'altro, cosicché poteva vegliare in due direzioni, in entrata ed in uscita; a lui era dedicato il primo mese dopo il solstizio d'inverno, Ianuarius ovvero gennaio, che in seguito alla riforma del calendario divenne anche il primo mese dell'anno. Il suo nome derivava probabilmente dalla radice indo-europea ya (=passaggio) con il significato appunto di dio dei passaggi.
Da Ianuarius derivò il nome Gianuario e successivamente, per alterazione, il più popolare Gennaro, nomi che pertanto sono da intendersi come consacrato al dio Giano, oppure più semplicemente nato in gennaio.
San Gennaro (sec. III), principale patrono di Napoli, era però vescovo di Benevento e subì il martirio a Pozzuoli, dove si era recato con alcuni compagni in visita pastorale. La ricorrenza di san Gennaro cade per tradizione il 19 settembre, che è anche una delle tre date in cui ogni anno si ripete il fenomeno della liquefazione del sangue del santo, conservato in due ampolle, da almeno settecento anni; il mancato compimento del miracolo è ritenuto un pessimo auspicio.
Il 26 agosto si ricorda invece san Gianuario, vescovo di Cartagine e martire, evangelizzatore della Calabria e della Lucania.

1 commento:

LOTIERZO Antonio ha detto...

Verificando, non è mai esistito un Gianuario " vescovo di Cartagine" (controllare sul web la cronotassi di Cartagine).
Un martire, invece, sì, morto nel bosco Arioso...(I XII fratelli). a.l.