Il nome Mauro/a nasce come soprannome in età romana: infatti veniva soprannominato Maurus chi era nato in Mauretania (una vasta porzione del territorio africano che allora comprendeva tutto il continente nord-occidentale, dall'Algeria al Marocco alla Mauritania), o chi con la Mauretania aveva avuto a che fare. Sembra che il nome di Mauretania abbia ascendenza dal greco (da amauros=moro, scuro, quindi "terra dei mori") oppure dal fenicio (da mauharim=occidentale, ovvero la "terra africana ad occidente di Cartagine").
Maurilio ed il più frequente Maurizio/a (in tedesco Moritz, in inglese Maurice oppure Morris) ne rappresentano dei patronimici. Il nome Moreno/a ha le medesimi origini dal latino, filtrato però attraverso lo spagnolo.
Tra i Maurizio celebri: il giornalista Maurizio Costanzo [nell'immagine], gli attori Maurizo Arena e Maurizio Aiello, il regista Maurizio Nichetti, il comico Maurizio Crozza.
Il 15 gennaio si ricorda san Mauro abate (sec. VI), monaco discepolo di san Benedetto da Norcia, patrono di Cesena; mentre il 13 febbraio si festeggia santa Maura martire. L'onomastico di Moreno/a cade il 3 giugno; il 13 settembre viene onorato san Maurilio vescovo di Angers nel sec. V, mentre il 22 settembre viene commemorato san Maurizio (sec. III), che secondo la tradizione agiografica era il generale a capo della legione Tebana, interamente composta da egiziani romani di religione cristiana (in numero di 6.600), il cui compito era di difendere i confini dell'Impero romano dai barbari: la legione era di stanza sulle Alpi svizzere, e qui, guidata da Maurizio, si rifiutò per intero di procedere al massacro dei locali confratelli cristiani; l'Imperatore Diocleziano ne ordinò allora la decimazione (un soldato ogni dieci doveva essere decapitato) e, non ottenendo ubbidienza, una seconda decimazione ed infine lo sterminio completo (pochi ne sarebbero sopravvissuti, tra i quali sant'Alessandro di Bergamo); san Maurizio è oggi venerato come patrono degli Alpini, in passato era stato il patrono del Sacro Romano Impero, e da lui prese il nome la cittadina di St. Moritz, tradizionalmente luogo dell'eccidio.
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