I nomi Vittore e Vittorio derivano dal sostantivo latino victor che significa vincitore; in ambito cristiano, il significato diventa vincitore [sul male], né più né meno come l'analogo Vincenzo.
Vittorio è stato un nome ricorrente in Casa Savoia; tra gli altri, lo portarono due Re d'Italia: Vittorio Emanuele II (1820-1878), il sovrano dell'Unità della Nazione, e Vittorio Emanuele III (1869-1947), che fu re durante entrambe le Guerre Mondiali e durante il Ventennio.
Altri personaggi da ricordare: lo scrittore e drammaturgo Vittorio Alfieri (1749-1803), il maggiore poeta tragico del Settecento; lo scrittore e drammaturgo francese Victor Hugo (1802-1885), padre del Romanticismo francese (Notre-Dame de Paris, I miserabili); Vittorio Pozzo (1886-1968), l'allenatore di calcio che con la Nazionale azzurra vinse due Coppe del Mondo nel 1934 e nel 1938; l'attore e regista Vittorio DeSica (1901-1974) [nell'immagine con l'attrice Sofia Loren], che vinse ben quattro Oscar per il miglior film straniero: Sciuscià nel 1948, Ladri di biciclette nel 1950, Ieri, oggi, domani nel 1965, Il giardino dei Finzi-Contini nel 1972; l'attore Vittorio Gassman (1922-2000; I soliti ignoti, La grande guerra, Il mattatore); il critico d'arte e politico Vittorio Sgarbi.
L'onomastico di Vittorio viene celebrato il 21 maggio in onore di san Vittorio martire a Cesarea; quello di Vittore ricorre l'8 maggio in memoria di san Vittore martire (sec. III-IV), soldato moro a Milano, patrono di Varese e di Verbania.
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