Aradia sarebbe il nome di una dea-strega, figlia di Diana e di Lucifero, mandata dalla madre tra i contadini dell'Appennino toscano ad insegnar loro i segreti della stregoneria al fine di emanciparli dalle prepotenze dei signorotti feudali e dalle ingerenze della Chiesa cattolica. Più che della credenza popolare, Aradia sembra però essere il frutto di un'invenzione letteraria, attribuibile ad uno studioso del folclore italiano e dell'esoterismo di fine Ottocento, l'americano C.G. Leland, che, attingendo a leggende della tradizione toscana, avrebbe in seguito fornito liturgie e riferimenti per il neopaganesimo del Novecento ed in particolare alla religione Wicca.
Non è certo da dove sia derivato il nome Aradia: potrebbe infatti trattarsi di una trasformazione del nome Erodiade (una sorta di strega-demone della mitologia ebraica), oppure in alternativa della fusione dei nomi delle dee Hera e Diana, il cui culto, sopravvissuto all'avvento del Cristianesimo, nel Medioevo le avrebbe incoronate regine delle streghe.
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