Fu Shakespeare il primo ad utilizzare il nome Titania per il personaggio della Regina delle Fate, sposa di Oberon, nella sua opera teatrale Sogno di una notte di mezza estate.
Alla lettera, il personale significa figlia dei Titani ed era utilizzato già dai poeti classici greci per individuare le divinità femminili che discendevano dai Titani (=i Signori), sei coppie di déi nate da Gaia (=la Terra) e da Urano (=il Cielo) che governavano il mondo prima di essere spodestati da Zeus, figlio a propria volta di una coppia di Titani, Crono e Rea.
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