venerdì 30 maggio 2008

Dario/a

Dario/a, attraverso l'adattamento prima greco e poi romano, deriva dal nome persiano Darayavahush (da daraya=chi possiede e vahu=bene), che significa colui/lei che mantiene il bene, possessore del bene ed era un nome ricorrente nella dinastia Achemenide che resse la Persia, a partire da Dario I "il Grande" (sec. VI-V a.C.), che fu anche Re d'Egitto ma no riuscì a sottomettere le città greche, sconfitto presso il Monte Athos e presso Maratona, fino a Dario III (sec. IV a.C.), l'ultimo della dinastia, sconfitto da Alessandro Magno, ucciso a tradimento da un suo vassallo che voleva ingraziarsi il sovrano macedone.
Dario famosi: il regista Dario Argento (gli horror Profondo rosso, Suspiria, Phenomena) e l'attrice e sceneggiatrice Daria Nicolodi [insieme, nell'immagine], che a lungo collaborò con Argento e che è la madre di Asia, figlia di Argento; l'attore e drammaturgo Dario Fo, premio Nobel per la letteratura nel 1997; l'attore ed imitatore Dario Ballantini; la conduttrice tv Daria Bignardi; lo scrittore e poeta Dario Bellezza (1944-1996), di cui riporto una poesia:
"Forse mi prende malinconia a letto
se ripenso alla mia vita tempesta e di
mattina alzandomi s'involano i vani
sogni e davanti alla zuppa di latte
annego i miei casi disperati.
Gli orli senza miele della tazza
screpolata ai quali mi attacco a bere
e nella gola scivola piano il mio
dolore che s'abbandona alle
immagini di ieri, quando tu c'eri.
Che peccato questa solitudine, questo

scrivere versi ascoltando il peccatore
cuore sempre nella stessa stanza
con due grandi finestre, un tavolo
e un lettino di scapolo in miseria.
E se l'orecchio poso al rumore solo
delle scale battute dal rimorso
sento la tua discesa corrosa
dalla speranza."
Gli onomastici si celebrano il 12 aprile con san Dario martire a Nicea ed il 25 ottobre con santa Daria di Reggio Emilia, martire a Roma nel sec. III.

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