mercoledì 16 aprile 2008

Enrico/a, Amerigo, Arrigo

L'antico nome germanico Haimrich è padre di una lunga lista di nomi diffusisi un po' in tutta Italia: a cominciare dal più comune Enrico/a, si possono snocciolare i vari Errico, Arrigo con il diminutivo Ghino, Amerigo ed Emerico, che hanno pertanto tutti il medesimo significato; Haimrich nasce infatti dal connubio dei vocaboli haimi (=casa, patria) e rikja (=signore, ricco oppure potente) e può pertanto tradursi come padrone di casa oppure potente in patria.
Nel tedesco moderno, Haimrich è divenuto Heinrich con il diminutivo Heinz, mentre in inglese suona Henry oppure Harry, in francese Henri, in spagnolo Enrique ed in ungherese Imre.
Enrico è stato un nome particolarmente fortunato tra re ed imperatori, a cominciare da Enrico I di Sassonia (sec. IX-X), noto come Enrico "l'Uccellatore", incoronato come Re dei Franchi dell'Est e considerato come il primo sovrano tedesco ed il fondatore del Sacro Romano Impero Germanico; gli seguirono altri sei Imperatori con lo stesso nome, tra cui vale ricordare: Enrico II "il Santo" (sec. X-XI), canonizzato in quanto sovrano devoto e ligio ai propri doveri morali, contrariamente ad Enrico IV (sec. XI), che invece passò alla storia per la lotta per le investiture dei vescovi ed il contrasto con papa Gregorio VII che condussero l'imperatore, scomunicato e dichiarato decaduto, a recarsi in penitenza a Canossa per ottenere la riconciliazione con il pontefice. L'ultimo della serie fu Enrico VII di Lussemburgo (sec. XIII-XIV), citato nella Commedia dal guelfo Dante come l'"alto Arrigo" che avrebbe dovuto riportare l'Italia sotto il controllo imperiale, liberandola dal giogo del potere temporale della Chiesa.
Portarono lo stesso nome, nelle diverse declinazioni, quattro Re di Castiglia, quattro di Francia ed otto d'Inghilterra. Da ricordare, in mezzo ai tanti: Enrico VIII Tudor (sec. XVI), Re d'Inghilterra e d'Irlanda [nell'immagine, interpretato da Jonathan Rhys-Meyers, insieme ad Anna Bolena/Natalie Dormer, nella serie televisiva The Tudors], padre di Elisabetta I, fondatore dell'Anglicanesimo (la riforma del cattolicesimo inglese) e ricordato per i sei matrimoni (due dei quali si conclusero con un divorzio, altri due con la decapitazione della regina consorte); ed Enrico IV di Francia (sec. XVI-XVII), che portò la dinastia dei Borbone sul trono francese e viene ricordato per la battuta "Parigi val bene una messa", in quanto abiurò il calvinismo e si convertì al cattolicesimo per meglio governare.
Celeberrimo è tutt'oggi il navigatore fiorentino Amerigo Vespucci (sec. XV-XVI), tra i primi esploratori del continente americano, che da lui prese il nome, giacché fu Vespucci a capire di essere approdato in un Nuovo Mondo e non nelle Indie come credeva Cristoforo Colombo.
Tra i personaggi d'epoca recente o contemporanea, si ricordano: il poeta e compositore Arrigo Boito (1842-1918); il grande tenore Enrico Caruso (1873-1921); il fisico Enrico Fermi (1901-1954), Premio Nobel nel 1938 per gli studi sulle reazioni nucleari e tra i "padri" della bomba atomica; Enrico Berlinguer (1922-1984), segretario del Partito Comunista dal 1972; Henry Kissinger, Segretario di Stato degli Stati Uniti negli anni Settanta e Premio Nobel per la Pace nel 1973 per il suo impegno per la pacificazione del Vietnam; gli attori Enrico Maria Salerno, Enrico Lo Verso ed Enrico Silvestrin; la conduttrice Enrica Bonaccorti; Arrigo Sacchi, commissario tecnico della Nazionale di calcio azzurra viceCampione del Mondo nel 1994; l'attrice America Ferrera, famosa come protagonista della serie tv Ugly Betty.
L'onomastico di Enrico cade il 13 luglio (sant'Enrico II Imperatore, sec. X-XI); Arrigo ed Emerico festeggiano il 4 novembre (sant'Emerico, o Imre, principe d'Ungheria, sec. XI); Amerigo invece celebra l'onomastico il 15 luglio (sant'Amerigo confessore); i femminili infine vengono ricordati il 15 giugno (beata Enrichetta Aymer de la Chevaliere, sec. XIX).

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