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martedì 12 agosto 2008

Aspasia

Aspasia è un nome greco: tratto dal verbo aspàzomai (=amare), significa amabile, graziosa.
L'Aspasia più celebre fu nell'antichità Aspasia di Mileto (sec. V a.C.), concubina e poi sposa di Pericle, nota come maestra di retorica (tra i suoi allievi il celebre filosofo Socrate).
L'onomastico cade il 15 giugno in onore di sant'Aspasio vescovo in Gallia.

sabato 26 luglio 2008

Benildo/e

Benildo, forse meno insolito nella forma femminile Benilde, è probabilmente un nome d'origine celtica; gli viene attribuito il significato di combattente per il bene.
L'onomastico cade il 15 giugno in onore di santa Benilde martire a Cordova nel sec. IX.

Bernardo/a, Bernadette

Il nome Bernardo è tratto dalla lingua germanica: si compone dei vocaboli berno/beran (=orso) ed hardhu (=duro, forte) e significa forte, coraggioso come un orso. Il diminutivo Bernardino è altrettanto popolare; al femminile sono in uso anche i diminutivi Bernardetta e Bernadetta.
Bernardo vanta una nutrita tradizione di santi ed una folta schiera di personaggi storici e noti. L'onomastico è generalmente festeggiato il 20 agosto, in memoria di san Bernardo di Chiaravalle (sec. XII), religioso e teologo francese, Dottore della Chiesa; fondò l'abbazia di Clairvaux (Chiaravalle), combattè diverse eresie, fu tra i più forti sostenitori della Seconda (disastrosa) Crociata; dai contemporanei, la sua autorità religiosa era ritenuta addirittura superiore a quella del papa (Eugenio III, in particolare, era stato ordinato monaco proprio a Chiaravalle).
San Bernardo d'Aosta (sec. X; festa: 15 giugno) nacque in Alta Savoia e fu canonico regolare ad Aosta; egli si preoccupò di far costruire degli ospizi sui due principali valichi che collegavano la Valle d'Aosta con il cantone svizzero del Vallese e con la Savoia (quelli che oggi sono conosciuti come Colli del Gran San Bernardo e del Piccolo San Bernardo): i canonici degli ospizi offrivano vitto ed alloggio ai viaggiatori ed andavano alla ricerca di eventuali dispersi nella neve, avvalendosi dell'aiuto di cani appositamente addestrati, i cani di San Bernardo.
San Bernardino da Siena (sec. XIV-XV; festa: 20 maggio), patrono di L'Aquila, fu un francescano predicatore, che si espresse più volte e chiaramente contro l'usura e sull'etica del lavoro e del commercio; tra i francescani, una figura seconda forse solo a quella di san Francesco.
Santa Bernadette Soubirous (1844-1879; festa: 16 aprile) era la giovanissima contadina cui la Vergine Maria apparve nei pressi di una grotta a Lourdes [nell'immagine, nell'interpretazione, premiata con l'Oscar nel 1944, di Jennifer Jones nel film Bernadette]; la Madonna le apparve 18 volte, solo infine presentandosi come l'Immacolata Concezione. Nel luogo delle apparizioni cominciò a sgorgare una sorgente d'acqua, cui sono attribuite innumerevoli guarigioni miracolose; la grotta oggi è al centro di un santuario, quello di Nostra Signora di Lourdes, importantissima meta di pellegrinaggio.
Da ricordare ancora il regista Bernardo Bertolucci, premio Oscar per la regia e per la sceneggiatura non originale per L'ultimo imperatore nel 1988.

giovedì 12 giugno 2008

Crescenzo/a

Il nome Crescenzo/a deriva dal participio del verbo latino crescere, ad esprimere l'augurio che [il bambino] cresca bene, oppure, in ambito cristiano, che cresca nella fede. Ma nonostante il buon augurio, è un nome caduto in disuso, insieme a tutti gli alterati che ha prodotto: Crescenzio/a, Crescentino/a e Crescenziano/a.
Tutti questi nomi festeggiano comunque l'onomastico: i maschili il 14 settembre, in ricordo di san Crescenzo martire a Roma oppure il 1° giugno in onore di san Crescentino martire patrono di Urbino, ed i femminili il 15 giugno, in omaggio a santa Crescenzia martire in Lucania.

mercoledì 16 aprile 2008

Enrico/a, Amerigo, Arrigo

L'antico nome germanico Haimrich è padre di una lunga lista di nomi diffusisi un po' in tutta Italia: a cominciare dal più comune Enrico/a, si possono snocciolare i vari Errico, Arrigo con il diminutivo Ghino, Amerigo ed Emerico, che hanno pertanto tutti il medesimo significato; Haimrich nasce infatti dal connubio dei vocaboli haimi (=casa, patria) e rikja (=signore, ricco oppure potente) e può pertanto tradursi come padrone di casa oppure potente in patria.
Nel tedesco moderno, Haimrich è divenuto Heinrich con il diminutivo Heinz, mentre in inglese suona Henry oppure Harry, in francese Henri, in spagnolo Enrique ed in ungherese Imre.
Enrico è stato un nome particolarmente fortunato tra re ed imperatori, a cominciare da Enrico I di Sassonia (sec. IX-X), noto come Enrico "l'Uccellatore", incoronato come Re dei Franchi dell'Est e considerato come il primo sovrano tedesco ed il fondatore del Sacro Romano Impero Germanico; gli seguirono altri sei Imperatori con lo stesso nome, tra cui vale ricordare: Enrico II "il Santo" (sec. X-XI), canonizzato in quanto sovrano devoto e ligio ai propri doveri morali, contrariamente ad Enrico IV (sec. XI), che invece passò alla storia per la lotta per le investiture dei vescovi ed il contrasto con papa Gregorio VII che condussero l'imperatore, scomunicato e dichiarato decaduto, a recarsi in penitenza a Canossa per ottenere la riconciliazione con il pontefice. L'ultimo della serie fu Enrico VII di Lussemburgo (sec. XIII-XIV), citato nella Commedia dal guelfo Dante come l'"alto Arrigo" che avrebbe dovuto riportare l'Italia sotto il controllo imperiale, liberandola dal giogo del potere temporale della Chiesa.
Portarono lo stesso nome, nelle diverse declinazioni, quattro Re di Castiglia, quattro di Francia ed otto d'Inghilterra. Da ricordare, in mezzo ai tanti: Enrico VIII Tudor (sec. XVI), Re d'Inghilterra e d'Irlanda [nell'immagine, interpretato da Jonathan Rhys-Meyers, insieme ad Anna Bolena/Natalie Dormer, nella serie televisiva The Tudors], padre di Elisabetta I, fondatore dell'Anglicanesimo (la riforma del cattolicesimo inglese) e ricordato per i sei matrimoni (due dei quali si conclusero con un divorzio, altri due con la decapitazione della regina consorte); ed Enrico IV di Francia (sec. XVI-XVII), che portò la dinastia dei Borbone sul trono francese e viene ricordato per la battuta "Parigi val bene una messa", in quanto abiurò il calvinismo e si convertì al cattolicesimo per meglio governare.
Celeberrimo è tutt'oggi il navigatore fiorentino Amerigo Vespucci (sec. XV-XVI), tra i primi esploratori del continente americano, che da lui prese il nome, giacché fu Vespucci a capire di essere approdato in un Nuovo Mondo e non nelle Indie come credeva Cristoforo Colombo.
Tra i personaggi d'epoca recente o contemporanea, si ricordano: il poeta e compositore Arrigo Boito (1842-1918); il grande tenore Enrico Caruso (1873-1921); il fisico Enrico Fermi (1901-1954), Premio Nobel nel 1938 per gli studi sulle reazioni nucleari e tra i "padri" della bomba atomica; Enrico Berlinguer (1922-1984), segretario del Partito Comunista dal 1972; Henry Kissinger, Segretario di Stato degli Stati Uniti negli anni Settanta e Premio Nobel per la Pace nel 1973 per il suo impegno per la pacificazione del Vietnam; gli attori Enrico Maria Salerno, Enrico Lo Verso ed Enrico Silvestrin; la conduttrice Enrica Bonaccorti; Arrigo Sacchi, commissario tecnico della Nazionale di calcio azzurra viceCampione del Mondo nel 1994; l'attrice America Ferrera, famosa come protagonista della serie tv Ugly Betty.
L'onomastico di Enrico cade il 13 luglio (sant'Enrico II Imperatore, sec. X-XI); Arrigo ed Emerico festeggiano il 4 novembre (sant'Emerico, o Imre, principe d'Ungheria, sec. XI); Amerigo invece celebra l'onomastico il 15 luglio (sant'Amerigo confessore); i femminili infine vengono ricordati il 15 giugno (beata Enrichetta Aymer de la Chevaliere, sec. XIX).

lunedì 25 febbraio 2008

Germano/a

Nell'antica Roma il nome Germanus/a era spesso utilizzato per indicare chi era di origini germaniche. Ma il sostantivo germanus indicava anche il fratello, figlio di almeno un genitore in comune; con quest'accezione venne adottato in ambito cristiano: il significato divenne fratello/sorella in Cristo, sottolineando quindi la comunione con gli altri cristiani.
Per l'onomastico è possibile scegliere tra il 28 maggio, quando si ricorda san Germano di Parigi, dove fu vescovo nel sec. VI, oppure il 30 ottobre, quando si celebra san Germano di Capua, dove fu vescovo nel se. VI. Per Germana l'onomastico ricorre il 15 giugno con santa Germana Cousin (sec. XVI), patrona della gioventù "a rischio".
La variante Germanico mantiene solo il primo dei significati del precedente e ricorda il generale romano Gaio Giulio Cesare Germanico (sec. I a.C.-I d.C.), adottato come successore designato dall'Imperatore Tiberio, padre dell'Imperatore Caligola (che portava completo il medesimo nome) e nonno materno dell'Imperatore Nerone. L'onomastico cade il 19 gennaio.

sabato 13 gennaio 2007

Tristano

Il nome Tristano è probabilmente l'evoluzione del nome celtico Drustan (o Drystan), tratto dalla radice drest (=tumulto) con il significato di impetuoso.
La fortuna del nome è soprattutto letteraria. Vanno ricordate infatti le figure di Tristano, il nobile cavaliere celtico protagonista di antiche leggende e di una tormentata passione amorosa per la bella principessa Isotta, e del gentiluomo settecentesco Tristram Shandy, protagonista del romanzo di Sterne a lui intitolato, Vita ed opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo, considerato il capostipite del romanzo moderno.
Tristan da Cunha (sec. XV-XVI) è stato invece un navigatore portoghese, il cui maggior merito è stato scoprire un remoto arcipelago nell'Oceano Atlantico, che oggi porta il suo nome.
L'onomastico può essere festeggiato il 15 giugno in ricordo del beato Tristano abate in Bretagna nel sec. VII.

martedì 21 novembre 2006

Vito/a

Il nome Vito ha una doppia origine: la prima è latina ed è ancor più evidente nella forma femminile Vita, si rifà al termine latino vita e gli si attribuisce il significato augurale di [destinato/a a lunga (o felice)] vita ed in ambito cristiano [destinato/a alla] vita eterna.
Una seconda tradizione, che si sovrappose alla prima con le invasioni barbariche, collega il nome al germanico Wido, che dovrebbe significare bosco (e che in italiano fu tradotto anche come Guido).
L'onomastico ricorre il 15 giugno in memoria di san Vito di Lucania (sec. III-IV), giovane martire di nobili natali, invocato come protettore dall'epilessia e dall'encefalite in quanto, secondo la legge, guarì un figlio dell'Imperatore Diocleziano da una possessione demoniaca, ma il miracolo non lo salvò dal martirio.