venerdì 29 agosto 2008

Abbondio, Abbondanza

Il nome Abbondio deriva dall'aggettivo latino abundus (=abbondante, pieno) ed ha assunto in ambito cristiano il significato di abbondante [in doni dello Spirito], ricco [di grazia].
In passato era mediamente diffuso, soprattutto in Lombardia ed in particolare nel Comasco, dato che sant'Abbondio vescovo (sec. V, festeggiato il 31 agosto) è l'amato patrono della città lariana. Probabilmente, proprio in virtù del forte legame di questo nome con il territorio dove il Manzoni aveva ambientato il proprio romanzo, egli scelse di battezzare don Abbondio il suo pavido curato, uno dei personaggi certo più memorabili de I promessi sposi.
Meno comuni ma con la stessa derivazione, nell'onomastica italiana sono presenti i nomi Abbondanza ed Abbondanzio; quest'ultimo ha il medesimo significato di Abbondio e festeggia il proprio onomastico il 16 settembre in ricordo di sant'Abbondanzio martire nel Lazio nel sec. III-IV.
Il nome Abbondanza riprende invece il nome della dea Abundantia (=la Ricchezza), che da divinità romana divenne nel Medioevo una sorta di fata portatrice del successo, tradizionalmente raffigurata con la Cornucopia, il corno della capra Amaltea che aveva allattato Giove da bambino. Abbondanza può essere considerato anche un nome devozionale, derivato dal culto per la Madonna dell'Abbondanza, venerata nell'omonimo santuario nel Leccese: viene festeggiata la seconda domenica di luglio.

Abdone, Abdìa, Abdiele

Questi nomi hanno in comune l'origine dalla radice ebraica aubed (=servo); in Abdìa vi si aggiunge Yah, diminutivo di Yahweh, il nome proprio di Dio, mentre in Abdiele vi si unisce El, che significa Dio più genericamente. Il significato complessivo di tutti questi nomi è pertanto servo di Dio.
Il 30 luglio si ricorda sant'Abdon (sec. III-IV), nobile persiano condotto a Roma in schiavitù e condannato al martirio insieme a san Sennen, suo compagno di sventure. Il 19 novembre invece si onora sant'Abdìa, uno dei profeti minori della Bibbia.

Abelardo, Everardo, Berardo

Abelardo ed Everardo sembrano essere due varianti di uno stesso nome germanico, che dovrebbe trarre origine dai vocaboli eber (=cinghiale), e hardhu (=valoroso, coraggioso); il significato pertanto dovrebbe essere coraggioso come un cinghiale. In alternativa, questi nomi potrebbero essersi composti dalla voce ebar (=principe) con il significato di principe coraggioso.
Il nome Abelardo è legato alla figura del filosofo Pietro Abelardo (sec. XI-XII), chierico e maestro di logica e dialettica, fiero avversario di san Bernardo di Chiaravalle, ricordato anche per il passionale amore per Eloisa, sua allieva poi costretta a farsi badessa.
Il femminile Abelarda rimanda al personaggio dei fumetti di nonna Abelarda, nonnina tutto pepe che deve salvare il regno del nipote da continui ed imminenti rovesci economici.
Da Everardo deriva il nome Berardo, il cui onomastico può essere festeggiato il 19 dicembre, in memoria di san Berardo da Pagliara (sec. XI-XII), vescovo ed oggi patrono di Teramo, mentre il 22 giugno si ricorda sant'Eberardo vescovo a Salisburgo nel sec. XII.

Abele

L'origine del nome Abele è piuttosto incerta: tradizionalmente lo si ricollega al termine ebraico hebel, che significa soffio vitale; tuttavia non è da escludere che derivi dall'assiro habal che invece significa figlio.
Nella Bibbia, Abele è il secondogenito di Adamo ed Eva, ucciso dal fratello maggiore Caino perché quest'ultimo era geloso della preferenza che Dio aveva espresso all'offerta di un agnello del gregge di Abele rispetto ai frutti coltivati da Caino.
L'onomastico cade il 5 agosto in memoria di sant'Abele vescovo a Reims nel sec. VIII.

Abenzio

Abenzio è un nome di origine celto-iberica, di cui però non si conosce il significato. L'onomastico cade il 7 giugno in ricordo di sant'Abenzio martire in Spagna nel sec. IX.

Abibone, Habib

Abibone (talvolta Abibo) è la trascrizione italiana del nome arabo Habib, tratto dalla radice sumerica hab, che significa padre.
L'onomastico cade il 2 settembre in memoria di sant'Abibo di Edessa, martire in Terrasanta le cui spoglie furono portate a Pisa dai primi Crociati.

Abigail

Abigail, con il diminutivo Abby, è un nome discretamente diffuso negli Stati Uniti e nei paesi di lingua inglese, ma è ancora piuttosto raro in Italia. Deriva dall'ebraico, da ab (=padre) e ghilah (=gioia, esultanza), e gli vengono attribuiti due diversi significati: uno più tenero e familiare, gioia del padre, oppure uno più mistico, il Padre (Dio) è giubilo.
Nella Bibbia, Abigail è il nome di una delle mogli del re Davide, una danzatrice, già vedova di Nabal. Viene chiamata Abigaille invece la principale figura femminile del Nabucco di Verdi: schiava babilonese creduta a torto figlia del re Nabuccodonosor, ne usurpa il trono ed ordina la messa a morte degli ebrei deportati per rivalersi di un rifiuto d'amore.

Abilio

Abilio è un nome di probabile origine ebraica: potrebbe essere composto dalle voci ab (=padre) e hail (=forza) e potrebbe pertanto significare forza del padre oppure il Padre (Dio) è forza.
L'onomastico ricorre il 22 febbraio in memoria di sant'Abilio vescovo in Alessandria d'Egitto.

Abramo

L'etimologia di Abramo, nome del primo grande patriarca di ebrei e musulmani, viene spiegata addirittura nella Bibbia, dov'è narrato che fu Dio stesso a cambiare il nome di Abram (=il padre sommo oppure [figlio] di un nobile padre) in Abraham, che doveva significare padre di una moltitudine, quando gli promise una discendenza pari al numero delle stelle in cielo, pur essendo lui e sua moglie Sarah ormai molto anziani ed ancora senza figli.
Il patriarca Abramo viene ricordato il 9 ottobre, mentre il 19 dicembre si onora sant'Abramo confessore d'origini armene.
Nei paesi di lingua inglese è in uso la forma Abraham, con i diminutivi Abe e Bram; per gli arabi, Abramo diventa Ibrahim.
A dar lustro alla versione inglese del nome, Abraham Lincoln (1809-1865) [nell'immagine], sedicesimo Presidente degli Stati Uniti e sicuramente uno dei più importanti: fu Lincoln ad abolire la schiavitù in America (1863), riuscendo poi anche a domare gli Stati Confederati che avevano dato inizio alla Guerra di Secessione alla sua elezione alla Casa Bianca.
Ed ancora Abraham "Bram" Stoker (1847-1912), l'autore irlandese di romanzi gotici, padre di Dracula.

giovedì 28 agosto 2008

Acacio, Acazio

Questi nomi sono adattamenti dell'ebraico Achazyah, che significa tenuto [stretto] da Dio.
Gli onomastici cadono il 27 novembre in ricordo di sant'Acacio martire in Armenia ed il 9 aprile in memoria di sant'Acazio vescovo.

Acanto, Acantha

Nella mitologia greca, Acantha (o Acanto) era il nome di una ninfa per cui Apollo perse la testa; ma Acantha respinse il dio, graffiandogli il viso, e lui la trasformò nel fiore dell'acanto.
Letteralmente, akantha in greco significa spina: le foglie d'acanto sono infatti molto appuntite, ed in epoca classica venivano prese a modello per la decorazione dei capitelli delle colonne.

Achille

Il nome Achille ha origini pregreche, talmente antiche che il significato è alquanto incerto. Secondo l'ipotesi più diffusa, dovrebbe derivare dalle due parole tachýs (=veloce) e lychòs (=lupo) con il significato di veloce come un lupo.
La velocità era appunto una delle tante doti fisiche dell'eroe greco Achille [nell'immagine, interpretato da Brad Pitt nel film Troy], figlio mortale della ninfa marina Teti che, paventandone la morte in guerra, ancor bambino lo immerse nelle acque del fiume infernale Stige che lo avrebbero reso invulnerabile ad ogni arma: Teti teneva il pargolo per il tallone, che quindi non si bagnò e restò l'unico punto debole dell'eroe. Secondo una versione del mito, fu Peleo, il padre, a strappare il bambino dalle mani della madre prima che potesse immergerlo completamente, temendo che essa volesse annegarlo; da questa versione, deriva un'altra possibile etimologia del nome di Achille, che potrebbe significare senza labbra (dal prefisso privativo a- e dal vocabolo cheilos=labbro), poiché Teti, infuriata, lasciò Peleo ed il figlio per tornare a vivere nel mare e quindi non allattò mai il figlio. Cresciuto ed accresciutasi la fama della sua invulnerabilità, Achille partì controvoglia per la guerra di Troia, ma si affermò come il miglior guerriero nelle schiere greche, finché non venne colpito proprio al tallone da una freccia scagliatagli dal pavido Paride. "Cantami, o Diva, del Pelìde Achille l'ira funesta": così si apre l'Iliade di Omero, che si conclude con i funerali del troiano Ettore, ucciso e straziato da Achille per vendicare la morte dell'amato amico Patroclo.
Altre ipotesi sull'origine del nome lo riconducono ad un aggettivo del greco antico che significherebbe bruno, scuro, oppure lo fanno derivare dalle voci akhos (=dolore) e laos (=popolo, esercito) con il significato, anch'esso riconducibile alla figura dell'eroe mitologico, di [colui che procura] dolori a molti.
Per l'onomastico, generalmente si fa riferimento alla variante Achilleo, più fedele all'originale greco Achilleús: può essere festeggiato il 12 maggio (in ricordo di sant'Achilleo martire) oppure il 15 dello stesso mese (in memoria di sant'Achilleo vescovo in Tessaglia).

Acilio/a

Acilio era un gentilizio plebeo latino, portato da diversi consoli dell'età repubblicana. Potrebbe verosimilmente avere origini etrusche, oppure in alternativa derivare dall'aggettivo latino acer, con il significato di acuto, vivace.

Acuzio

Nome piuttosto singolare, tratto dal latino con il significato di acuto, pungente. Festeggia l'onomastico il 19 luglio in onore di sant'Acuzio martire a Pozzuoli nel sec. IV con altri compagni di fede.

mercoledì 27 agosto 2008

Ada

Il nome Ada compare nella Bibbia, dove Adah è la moglie di Esaù. In ebraico potrebbe significare adornata, oppure allegra, lieta (da eadak=rallegrarsi), ma può essere adoperato anche come un diminutivo di Adele o di Adelaide.
Si ricordano la matematica inglese Ada Lovelace (1815-1852), figlia di Lord Byron, e la poetessa Ada Negri (1870-1945).
L'onomastico si festeggia il 4 maggio, in ricordo di sant'Ada badessa a Le Mans nel sec. VII.

Adalberto, Ethelbert, Ethel

Nome d'origine germanica, Adalberto è composto dai vocaboli athala (=nobile) e bertha (=illustre, splendente) e significa splendente per nobiltà.
Molto in voga nel Medioevo, fu portato da Adalberto d'Ivrea, Re d'Italia nel sec. X.
Varianti meno comuni di questo nome sono Edilberto ed Edelberto, che ricalcano la variante anglosassone Ethelbert. Il nome femminile inglese Ethel è un diminutivo più comune dell'originario Ethelberta.
L'onomastico può essere festeggiato il 23 aprile con sant'Adalberto Voytek, martire verso l'anno Mille, vescovo di Praga e patrono della Polonia; oppure il 3 giugno, con sant'Adalberto vescovo a Como. Il 24 febbraio si ricorda invece il Re anglosassone sant'Ethelbert del Kent (sec. VI-VII), canonizzato per l'importante ruolo d'introduzione del Cristianesimo in Inghilterra.

Adalgisa, Adelchi

Nome d'origine germanica, Adalgisa è composto dai vocaboli athala (=nobile) e gisil (=freccia), significa quindi nobile freccia; altra ipotesi è che derivi dal verbo giessen (=versare) con il significato colei che spande nobiltà.
L'Adalgisa più famosa è probabilmente l'antagonista femminile nella Norma di Vincenzo Bellini, dove Adalgisa e Norma sono entrambe sacerdotesse dei Galli all'epoca dell'invasione romana ed amano lo stesso uomo, il proconsole Pollione; quando Adalgisa scopre della relazione del proconsole con Norma, che gli ha già dato due figli, lei è disposta a farsi da parte, ma la storia ha una svolta tragica.
Tra le possibili varianti, ci sono Adelgisa ed Adelchise.
Per l'onomastico, generalmente si fa riferimento al maschile Adalgiso, che festeggia il 7 ottobre con sant'Adalgiso vescovo a Novara.
Un'altra variante maschile è Adelchi, nome del protagonista dell'omonima tragedia del Manzoni, ispirato alla figura storica del principe Adelchi (sec. VIII), figlio di Desiderio, ultimo Re longobardo d'Italia sconfitto dai Franchi di Carlo Magno.

Adamante, Diamante

Il nome Adamante deriva dal greco: composto dal prefisso privativo a- e dal verbo damazo (=domare), significa indomabile.
Da Adamante deriva Diamante, inteso sia come nome personale ambigenere, sia come il nome di una splendida pietra caratterizzata dall'incomparabile durezza.

Adamo

Secondo la Genesi biblica, Adamo è il nome del primo uomo creato da Dio, a sua immagine e somiglianza [nell'immagine, la Creazione di Adamo di Michelangelo nella Cappella Sistina]. Dio plasmò l'uomo dalla terra argillosa; il nome del nostro progenitore è infatti legato al termine ebraico adhamah (=terra) e dev'essere interpretato come nato dalla terra o, in senso generale, uomo.
Il biblico Adamo non viene considerato ufficialmente tra i santi, pur essendo ricordato insieme ad Eva il 24 dicembre. L'onomastico perciò viene solitamente festeggiato il 16 maggio, in memoria di sant'Adamo abate a Fermo.

Addolorata, Dolores

Il nome Addolorata (=provata dai dolori) deriva dalla devozione per una particolare celebrazione liturgica mariana, dedicata ai Sette Dolori della Beata Vergine Maria, che cade il 15 settembre.
Alla medesima celebrazione s'ispira il nome spagnolo Dolores (=i Dolori [di Maria]).
Tra i personaggi celebri, Dolores O'Riordan, voce (inconfondibile) e leader del gruppo irlandese dei Cranberries, e successivamente cantante solista. Tra i brani da citare: Promises [nel video], Just my Imagination e Animal Instinct.

Adelaide, Heidi

Nome d'origine germanica, composto dalla parola athala (=nobile) e dal suffisso -heid, Adelaide significa nobile d'aspetto, dal nobile portamento. Inevitabile che venisse portato da numerose contesse, regine ed imperatrici.
Tra queste, Adelaide di Susa, Marchesa di Torino nel sec. XI, che in terze nozze sposò il conte Oddone di Savoia, figlio di Umberto I Biancamano. Adelaide portò in dote ai Savoia gran parte del Piemonte, gettando le premesse per la successiva progressiva espansione dell'influenza della famiglia comitale transalpina sull'Italia. Amatissima dai sudditi, patrona di artisti e fondatrice di monasteri, Adelaide ebbe un ruolo importante anche nella vicenda di Canossa, dove l'Imperatore Enrico IV, suo genero, dovette recarsi in penitenza davanti al Pontefice che l'aveva scomunicato.
Adelaide è anche il nome di una grande città sulla costa meridionale dell'Australia, così battezzata in onore della regina Adelaide di Sassonia-Meiningen, consorte di Guglielmo IV, Re di Gran Bretagna e di Hannover.
Molte sante portarono questo nome: l'onomastico viene celebrato generalmente il 16 dicembre, giorno in cui viene ricordata sant'Adelaide di Borgogna (sec. X), vedova prima di Re Lotario II d'Italia, quindi dell'Imperatore Ottone I, reggente del Sacro Romano Impero per il figlio Ottone II e successivamente anche per il nipote Ottone III; terminati gli obblighi imperiali con l'emancipazione del nipote, si dedicò ad opere di carità ed alla fondazione di conventi, dove essa stessa si ritirò negli ultimi anni.
Una variante meno comune del nome è la forma Adelasia, che festeggia un onomastico proprio il 23 settembre.
In tedesco, Adelaide diventa Adelheid, nome talvolta celato dietro i diminutivi Elke e Heidi; quest'ultimo non può non essere associato all'omonimo cartone animato giapponese [nell'immagine], giunto in Italia alla fine degli Anni '70; l'anime è stato tratto da un romanzo per l'infanzia della scrittrice svizzera Johanna Spyri, pubblicato alla fine dell'Ottocento.

Adele

Adele è un nome d'origine germanica, derivante dal termine athala (=nobile). Può considerarsi nome a sé, oppure diminutivo di Adelaide.
L'onomastico cade il 24 dicembre, in onore di sant'Adele di Pfalzel (sec. VIII), contessa di Fiandra divenuta badessa del monastero benedettino da lei fondato.
Tra le varianti, si citano Atala, Adela, dal sapore vagamente spagnoleggiante, ed Adelia; molto comune è il diminutivo Adelina che, con il maschile Adelinoha un proprio onomastico il 3 febbraio. Poco comune il maschile Adelio.

Adelfo/a

Nome ormai piuttosto raro, significa fratello o sorella (letteralmente, figlio/a dello stesso utero, da delphys=utero).
Sant'Adelfo vescovo di Metz (sec. V) viene ricordato il 29 agosto.

Adelmo

Adelmo è un nome d'origine germanica: deriva dalla composizione di athala (=nobile) ed helma (=elmo, protezione) con il significato di nobile protezione.
Adelmo Fornaciari è il vero nome del cantante Zucchero: nel videoclip, il brano Diamante, scritto per lui da Francesco DeGregori.
L'onomastico ricorre il 25 maggio in onore di sant'Adelmo abate in Inghilterra.

Adelinda, Delinda

Il nome Adelinda, così come la versione ipocoristica Delinda e le più rare relative forme maschili, derivano tutti dall'unione dei vocaboli germanici athala (=nobile) e linta (=scudo in legno di tiglio): gli si attribuisce il significato di nobile scudo.
L'onomastico ricorre il 23 novembre.

Adeodato/a

Il nome Adeodato deriva letteralmente dalla locuzione latina a Deo datus, che significa donato da Dio.
L'onomastico può essere celebrato l'8 novembre in onore di sant'Adeodato I papa (sec. VI-VII), conosciuto anche come san Deusdedito (nome che ha il medesimo significato, dalla locuzione Deus dedit=Dio diede).

Admeto

Il nome Admeto deriva dal greco: si compone del prefisso privativo a- davanti al verbo damazein (=domare), pertanto significa indomabile.
Secondo il mito greco, Admeto di Fere era re in Tessaglia, partecipò all'impresa degli Argonauti ed era famoso per la propria bontà e per l'ospitalità; divenne amico del dio Apollo, che intervenne in suo favore quando venne l'ora della sua morte: Apollo ottenne infatti dalle Moire l'opportunità che qualcun altro si offrisse di morire al posto suo. La sola ad offrirsi fu Alcesti, la sua sposa, ma a questo punto anche Eracle intervenne in soccorso di Admeto e discese negli Inferi, riportandone indietro la donna.

Adolfo

Questo nome ha origini germaniche, introdotto in Italia dagli Ostrogoti attraverso la forma Adaulfo, che solo successivamente si trasformò nel più comune Adolfo. Composto dai vocaboli atha (=nobiltà) e wulfa (=lupo), significa nobile lupo, laddove l'animale, sacro ad Odino ed emblema del coraggio, può essere inteso metaforicamente anche come guerriero.
Fu nome nobiliare, portato nei secoli da re, duchi e conti, ma è legato purtroppo anche alla figura del dittatore tedesco Adolf Hitler (1889-1945), sciagurato ideologo del nazismo.
L'onomastico cade il 27 settembre, in onore di sant'Adolfo martire a Cordova, mentre i rari Adaulfo festeggiano l'onomastico in proprio l'11 febbraio.

Adone

Adone è probabilmente un nome d'origine fenicia, da adon (=Signore), che era appellativo di alcune divinità. La figura di Adone, bellissimo giovane della mitologia greca, s'ispirava infatti alla figura di una divinità più antica adorata in vaste zone dell'area mediterranea, fenici e siriani compresi: dallo stesso nome deriva infatti anche l'epiteto Adonai (=mio Signore) con cui gli ebrei appellavano talvolta il loro Dio, Yahweh.
Nel mito greco, Adone venne retrocesso da divinità a mortale, talmente bello però da suscitare la passione della dea Afrodite; ucciso da un cinghiale per volere di una divinità gelosa, Adone scese agli Inferi dove fece innamorare di sé la regina dei defunti, Persefone; Afrodite però non s'arrese alla perdita ed ottenne dal padre Zeus che Adone trascorresse con lei una parte dell'anno e l'altra con Persefone. Adone rappresentava pertanto il vigore giovanile maschile ma anche il rinnovamento della natura.
Il nome ha anche un onomastico cristiano il 16 dicembre, in ricordo di sant'Adone di Vienne (sec. IX), vescovo francese.

Adorno/a

Si tratta d'un nome d'origine medievale; il significato da intendersi è adorno/a [di ogni virtù].

Adrasto

Il nome Adrasto, piuttosto comune nell'antica Grecia ma oggi piuttosto insolito, ha proprio origini greche: si compone del prefisso privativo a- e del verbo didraskein (=fuggire), e pertanto significa colui che non fugge di fronte a nulla.
Diverse figure della mitologia greca lo portarono: il più famoso era il re Adrasto di Argo, protagonista di diverse tragedie classiche, poiché guidò e fu l'unico superstite dei sette eroi che si coalizzarono in una spedizione contro la città di Tebe (i Sette contro Tebe), dove volevano imporre sul trono Polinice, il figlio di Edipo, detronizzato dal fratello Eteocle; anni più tardi, Adrasto organizzò una seconda spedizione contro Tebe, formata dai sette figli degli eroi morti nella prima (gli Epigoni), ma anche stavolta non trovò il successo e morì di crepacuore quando seppe che vi era morto il suo unico figlio.

Adriano/a

Il nome Adriano deriva dal cognomen latino Hadrianus, che significava originario di Hadria. Hadria era un toponimo che indicava sia l'odierna Adria nel Polesine, che ha dato il nome al Mar Adriatico, sia la città di Atri nel Teramano; in entrami i casi, il toponimo sembra derivare dall'aggettivo ater (=buio, funesto) con il significato di "luogo buio" oppure "luogo sfortunato". In senso lato, quindi, Adriano potrebbe essere interpretato anche come oscuro a comprendersi oppure portatore di sfortuna.
Di Atri era originaria la famiglia dell'imperatore romano Publio Elio Traiano Adriano (76-138) [nell'immagine, in un marmo conservato al British Museum], che invece sarebbe nato in Spagna, presso l'attuale Cordova. La figura di Adriano e la sua relazione omosessuale con il giovane Antinoo sono raccontate nel romanzo di Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano, pubblicato nel 1951.
Sei papi portarono il nome Adriano, da Adriano I (sec. VIII), che si ritrovò proprio malgrado coinvolto nella guerra tra Carlo Magno ed i longobardi guidati da Desiderio ed Adelchi, fino all'olandese Adriano VI (sec. XVI, ultimo papa non italiano fino all'avvento di Giovanni Paolo II), che era stato Generale dell'Inquisizione spagnola e si ritrovò a dover fronteggiare le prime fasi della rivolta protestante guidata da Martin Lutero.
Tra gli Adriani famosi oggi, i cantanti Adriano Celentano (Il ragazzo della via Gluck, Io non so parlar d'amore) ed Adriano Pappalardo (Ricominciamo) ed il calciatore Adriano Leite Ribeiro, conosciuto semplicemente come Adriano.
Adrienne Lecouvreur (1692-1730) fu un'attrice teatrale francese, d'umili origini ma divenuta ad unanime giudizio dei contemporanei la più grande interprete della Comèdie-Française, tanto che le vennero tributati onori da un giovane Re Luigi XVI di Francia. Ebbe numerosi amanti (forse anche Voltaire), tra i quali il più longevo fu forse il conte Maurizio di Sassonia, Maresciallo di Francia. Morì misteriosamente di lenta consunzione, (si dice) avvelenata da una contessa sua rivale in amore. Alla sua tragica fine s'ispirò Francesco Cilea per la sua opera lirica Adriana Lecouvreur.
L'onomastico viene generalmente festeggiato il 5 marzo con sant'Adriano di Nicomedia, martire sotto Diocleziano, oppure l'8 luglio con sant'Adriano III, papa nel sec. IX.
Si è diffusa con minor successo anche la variante Adrio/a, cui vanno attribuiti i medesimi significati. Gli onomastici cadono il 2 dicembre in onore di sant'Adria martire a Roma nel sec. III ed il 17 maggio per sant'Adrio martire ad Alessandria.

Adriele

Si tratta d'un nome d'origine ebraica, il cui significato corrisponde a gregge di Dio.
Nella Bibbia, Adriele è il nome del genero di Re Saul.

Adua

Adua è in realtà un toponimo: si tratta di una città etiope nella regione montuosa al confine dell'Eritrea, dove nel 1896 le forze italiane subirono una sonora sconfitta da parte dell'esercito abissino, sconfitta che bloccò le ambizioni coloniali nel corno d'Africa e portò alla firma di un trattato con cui l'Italia riconosceva l'indipendenza e la sovranità dell'Etiopia. A ricordo di tale battaglia, Adua divenne un nome personale nel secolo scorso; letteralmente, il toponimo significa villaggio degli Awa (un gruppo etnico locale).

lunedì 25 agosto 2008

Afro/a, Africo/a, Afraate

Questa famiglia di nomi nasce in ambito latino come cognomen per indicare famiglie di provenienza africana. Ma è un cane che si morde la coda, poiché il toponimo Africa significa semplicemente "terra degli Afri", un'antica popolazione stanziata nei pressi di Cartagine; l'etnico Afer è probabilmente tratto dal fenicio afar (=polvere, sabbia) e significa colui che vive sulla sabbia, oppure dal berbero ifri (=grotta) con il significato di abitante delle grotte.
Cartaginese di nascita era per l'appunto il commediografo latino Publio Terenzio Afro (sec. II a.C.).
Gli onomastici si celebrano: il 4 maggio in onore di santa Afra martire e copatrona di Brescia; il 5 agosto per Afro; il 7 maggio per Afraate.

Afrodite

Afrodite era il nome di una delle principali divinità femminili del pantheon greco, assimilabile alla dea romana Venere: Afrodite presiedeva all'amore ed al risveglio della natura, era la più bella delle dee e, probabilmente, la più attiva sessualmente; infatti, pur essendo stata data in sposa al fabbro deforme Efesto, ebbe numerose avventure amorose con uomini mortali e con divinità, in particolare con il bellicoso dio Ares, con cui generò Eros (=la Passione sessuale) ed Armonia. Duplice era il mito relativo alla sua nascita, tanto che alcuni filosofi antichi sostenevano che esistessero due distinte divinità omonime: la prima era Afrodite Urania (=figlia del cielo), presiedeva all'amore spirituale ed era nata dalla spuma del mare formatasi attorno al membro maschile del dio Urano, reciso con un falcetto dal figlio ribelle di Urano, Crono, e gettato in mare per spregio; la seconda era Afrodite Pandemia (=appartenente a tutto il popolo), nata dall'amore di Zeus per la dea Dione, personificazione invece dell'amore carnale e mercenario.
Secondo l'etimologia tradizionale, il nome Afrodite era collegato alla voce greca aphros (=spuma marina), in relazione al mito della nascita di Afrodite Urania, con il significato di sorta dalla spuma del mare [come ritratto ne La nascita di Venere di Botticelli, nell'immagine]. Tuttavia, molti studiosi ritengono che Afrodite sia la corruzione del nome di analoghe divinità asiatiche.
Da Afrodite deriva il nome Afrodisio/a, che significa consacrato/a al culto di Afrodite e festeggia l'onomastico il 14 marzo in ricordo di sant'Afrodisio martire in Africa.

domenica 24 agosto 2008

Agacle, Agaclito

I nomi Agacle e Agaclìto, oggi sicuramente poco comuni, derivano dal greco: da aga (=molto) e kleos (=fama, gloria), significano dalla grande fama.

Agamennone

Agamennone di Micene era un re della mitologia greca. Fratello maggiore di Menelao, il re di Sparta abbandonato dalla moglie Elena, egli si mise a capo della coalizione greca contro la città di Troia, dove Elena era fuggita con l'amante Paride, figlio del re troiano. Prima di salpare, per avere i venti a favore, Agamennone sacrificò alla dea Artemide la figlia Ifigenìa, e tale morte gettò le basi per il rancore di Clitemnestra, la sua sposa: tornato in patria dopo la distruzione di Troia, dieci anni dopo l'nizio delle ostilità, Agamennone venne ucciso proprio dalla moglie con la complicità dell'amante di lei, suo cugino Egisto. Anni più tardi, Agamennone sarebbe stato vendicato dal figlio Oreste, che infatti assassinò la madre ed il patrigno. Questa serie di sciagure e delitti fornì il materiale per diverse tragedie, da quella del drammaturgo greco Eschilo nel sec. V a.C., a quella dell'Alfieri nel Settecento.
Il nome Agamennone deriva dal greco, da aga (=molto, grande) e mnemon (=memoria) e significa dalla grande memoria.

Agape, Agapito

Il nome femminile Agape deriva dal greco agapè e significa letteralmente amore. Festeggia l'onomastico il 25 gennaio in ricordo di sant'Agape martire a Salonicco nel sec. IV insieme alle sorelle Irene e Chionia.
Il nome Agapito, dalla stessa radice, significa amato, diletto; l'onomastico cade il 22 aprile in onore di sant'Agapito I papa (sec. VI), ricordato per aver ottenuto dall'Imperatore Giustiniano una confessione di fede scritta.

Agar

Secondo il racconto biblico, Agar era una schiava egiziana di Sara, la moglie del patriarca Abramo. Giunta in età avanzata senza dare al marito un figlio, Sara offre ad Abramo la schiava perché ella possa darle infine un erede. Ad Agar nasce Ismaele, ma qualche tempo dopo Sara, per intervento divino, concepisce Isacco; la gelosia tra le due donne per l'eredità di Abramo, porta il patriarca a decidere di allontanare nel deserto la schiava ed il figlio Ismaele, che pertanto viene considerato il progenitore della stirpe araba.
Il nome Agar (in ebraico Haghar) significa straniera oppure fuggitiva.

Agata

D'origine greca, Agata è tratto dall'aggettivo agathè che significa buona, onesta.
L'Agata più famosa nel mondo è probabilmente la scrittrice inglese Agatha Christie (pseudonimo di Agatha Miller Mallowan, 1890-1976) [nell'immagine], regina dei romanzi gialli (da Assassinio sull'Orient-Express a Dieci piccoli indiani) ed inventrice di personaggi altrettanto famosi, quali l'investigatore belga Hercule Poirot e l'arzilla indagatrice Miss Marple.
L'Agata più famosa in Italia è invece sant'Agata, vergine e martire nel sec. III, patrona di Catania (dove visse) e della Repubblica di San Marino, protettrice contro le eruzioni vulcaniche e gli incendi, patrona dei vigili del fuoco ma anche di balie e nutrici. Secondo la leggenda, fu martirizzata per volere di un proconsole che s'era invaghito di lei: al rifiuto di Agata, che s'era consacrata diaconessa, il proconsole la fece imprigionare perché abiurasse la propria fede; Agata venne processata ed addirittura torturata: le fu strappato il seno, che le ricrebbe dopo che di notte ricevette in sogno la visita di San Pietro; successivamente subì il supplizio dei carboni ardenti ed infine morì. Ad un anno dal suo martirio, i catanesi, minacciati dall'eruzione dell'Etna, chiesero la protezione della santa che bloccò la colata, primo dei tanti miracoli attribuiti a sant'Agata. Viene ricordata il 5 febbraio.
I maschili Agatino ed Agatone oggi sono piuttosto rari, ma sono stati portati nell'antichità da scultori e tragediografi e vantano onomastici propri: sant'Agatino è ricordato il 20 settembre, mentre il 10 gennaio è onorato sant'Agatone papa.

Agave

Agave è la protagonista di un tragico mito classico: figlia della dea Armonia e del mortale Cadmo, fondatore della città greca di Tebe, Agave  era la sorella di Semele che aveva generato a Zeus il dio dell'ebbrezza Dioniso; Agave a propria volta era madre di Penteo, succeduto al nonno quale sovrano di Tebe. Penteo si oppose all'introduzione del nuovo culto di Dioniso (che in fin dei conti era suo cugino) e per punirlo il giovane dio lo invitò ad assistere ai riti bacchici in suo onore, che Agave e le sue sorelle stavano celebrando in segreto; invasate a causa dell'estasi dionisiaca, le donne sorpresero Penteo ma lo scambiarono per un cinghiale e lo fecero a pezzi, riportandone poi la testa in macabro trionfo a Tebe; ritrovata la ragione e capito quant'era accaduto, la disperata Agave si diede alla fuga.
In greco, Agave significa nobile, illustre.

Agenore

Agenore è un nome greco: deriva da aga (=molto) ed aner (=uomo, virile) con il significato di molto virile, molto coraggioso, o in alternativa da aghe (=guidare) ed aner, da intendersi come condottiero di prodi.
Ricorre più volte nella mitologia: tra gli altri, si chiamavano Agenore il re di Tiro figlio del dio Poseidone e padre di Cadmo (il fondatore di Tebe) e di Europa, ed un omonimo guerriero troiano citato più volte nell'Iliade di Omero.
L'onomastico cade il 21 maggio in ricordo di sant'Agenore martire.

Agesilao

Agesilao è un nome greco: deriva da aghe (=guidare) e laos (=popolo) e significa chiaramente condottiero del popolo. Dal verbo aghe deriva anche l'ancor meno comune Agide, che significa condottiero.
Entrambi i nomi furono portati nell'antichità da diversi re di Sparta.

Aggeo

Il nome Aggeo traduce l'originale ebraico Haggai, tratto da hagga (=festività) con il significato di nato in un giorno di festa.
Si chiamava Aggeo uno dei profeti biblici minori, nel cui omonimo libro esorta gli ebrei, appena rientrati a Gerusalemme dall'esilio babilonese, a ricostruire il Tempio distrutto da Nabuccodonosor. Viene ricordato il 4 luglio.

Agilulfo

Agilulfo è un nome di origine germanica: è composto dalle voci agil (=terrore) e wulfa (=lupo) e significa lupo che incute terrore, ma per una corretta interpretazione occorre tener conto che il lupo era un animale sacro nella mitologia germanica, compagno di battaglie del dio Odino.
Agilulfo fu un re longobardo, che cinse la corona d'Italia a cavallo tra i sec. VI e VII: secondo la tradizione, fu scelto dalla vedova del precedente re, la regina Teodolinda, che ne fece suo sposo e quindi sovrano di tutti i Longobardi, che a quei tempi contendevano ai Bizantini il controllo della penisola italiana.
L'onomastico cade il 31 marzo in ricordo di sant'Agilulfo di Colonia, vescovo nel sec. VIII.

Agnese, Ines, Arianna

Bellissimo nome d'origine greca, Agnese deriva dall'aggettivo aghnè che significa casta, pura. Un'etimologia popolare, ma errata, associa il nome al vocabolo latino agnus (=agnello).
Manzoni scelse questo nome per la madre di Lucia ne I promessi sposi, un personaggio femminile dolce e di buon senso.
L'onomastico può essere festeggiato il 21 gennaio in onore di sant'Agnese di Roma, vergine e martire sotto Diocleziano, oppure il 16 novembre, in memoria di sant'Agnese d'Assisi, sorella minore di santa Chiara.
La versione svedese Agnetha è portato da Agnetha Fältskog, cantante degli ABBA.
Giunta in Italia attraverso lo spagnolo e piuttosto popolare è la variante Ines. Tra le Ines famose (non potendo nominare una mia bisnonna...), la modella ed attrice spagnola Inés Sastre [nell'immagine].
Il nome Arianna, con la sua variante anglo-tedesca Ariadne, ha molto in comune con Agnese ed Ines: anch'esso deriva dall'aggettivo aghné, preceduto dal suffisso rafforzativo ari-, e perciò significa la purissima, la castissima.
Nella mitologia greca, Arianna era figlia del re di Creta Minosse e di sua moglie Pasifae. Quando l'eroe ateniese Teseo giunse sulla sua isola per uccidere il Minotauro e per liberare Atene dal pesante tributo di giovani da sacrificare al mostro mezzo uomo e mezzo bestia (nato da un'insana passione di Pasifae per un toro), Arianna, innamorata dell'uomo, gli consegnò il proverbiale gomitolo di filo, affinché potesse segnare la via e non perdersi nel Labirinto in cui il Minotauro si celava. Uccisa la bestia, Teseo ripartì per Atene con Arianna, ma poi l'abbandonò sull'isola di Nasso (e da quest'episodio nasce la locuzione "piantare in asso", che originariamente era "piantare in Nasso"). Il dio Dioniso trovò la fanciulla, se ne innamorò e la sposò, rendendola immortale. Al racconto s'ispirarono vari artisti e letterati, in primis Lorenzo il Magnifico, che compose Il Trionfo di Bacco ed Arianna:
"Quant'è bella giovinezza
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia
Di doman non c'è certezza."
L'onomastico di Arianna cade il 17 settembre, giorno in cui si commemora sant'Arianna di Primnesso, martire leggendaria del sec. III

Agricola

Oggi decisamente poco comune, Agricola era un tipico cognomen latino e significa semplicemente coltivatore.
Lo portava, tra gli altri, Gneo Giulio Agricola (sec. I), generale romano e governatore della Britannia, protagonista di un'appassionata biografia che di lui scrisse il genero, lo storico Publio Cornelio Tacito.
L'onomastico ricorre il 4 novembre in onore di sant'Agricola martire a Bologna sotto Diocleziano insieme a san Vitale, suo schiavo.

Agrippa, Agrippina

Agrippa era un cognomen latino: deriva dall'unione di agr (=per primo) e da pes (=piede) e significa nato con i piedi avanti, ovvero nato per parto podalico.
Marco Vipsanio Agrippa (sec. I a.C.) fu un vittorioso generale romano, amico e genero dell'Imperatore Ottaviano Augusto: il suo maggior trionfo fu nella battaglia navale di Azio che pose termine alla guerra tra Ottaviano e le forze egiziane guidate da Marco Antonio e Cleopatra; sua figlia Agrippina Vipsania (14 a.C.-33) sposò Claudiano Germanico, erede designato al trono imperiale morto avvelenato, e fu madre dell'Imperatore Caligola e di Giulia Agrippina (sec. I), a sua volta moglie in seconde nozze dell'Imperatore Claudio e madre dell'Imperatore Nerone: fu Agrippina a convincere il marito a designare il figlio adottivo ad erede, venendo successivamente ripagata da Nerone con il matricidio.
L'onomastico di Agrippina cade il 23 giugno in ricordo di sant'Agrippina martire a Roma, mentre il 9 novembre si ricorda sant'Agrippino vescovo a Napoli nel sec. III.

venerdì 22 agosto 2008

Aìda

Aìda è un nome d'origine egizia ma dal significato incerto; c'è chi sostiene significhi la giusta, chi argomenta essa è venuta.
La schiava etiope Aìda è la protagonista dell'omonima tragedia lirica di Verdi, scritta per essere rappresentata in occasione dell'apertura del Canale di Suez ed ambientata proprio in Egitto. L'opera racconta dell'amore di Aìda per il comandante egiziano Radames, che avrà un tragico epilogo.

Aidano

Aidano è un nome d'origine irlandese, tratto dalla voce celtica aéd che significa fuoco. In effetti, si tratta di un nome molto più popolare nei paesi di lingua anglosassone di quanto non sia in Italia.
L'onomastico cade il 31 agosto in ricordo di sant'Aidano di Lindisfarnen, vescovo e missionario irlandese che operò in Inghilterra nel sec. VII.

Aimone

Il nome Aimone deriva dal vocabolo germanico haimi (=casa, patria), con il significato di colui che difende la patria.
Da sempre è nome ricorrente in casa Savoia, a partire da Aimone di Savoia (sec. XI), figlio del fondatore della dinastia Umberto "Biancamano" e vescovo di Sion, fino al contemporaneo Aimone di Savoia-Aosta, da alcuni monarchici ritenuto il legittimo erede di casa Savoia in quanto figlio di Amedeo, Duca d'Aosta.
L'onomastico cade il 18 agosto in memoria di sant'Aimone Taparelli (sec. XV).

giovedì 21 agosto 2008

Ajace

Due eroi dell'Iliade si chiamavano Ajace: il primo e più celebre era Ajace Telamonio, uno dei più forti guerrieri greci, secondo solo a suo cugino Achille, le cui armi, alla sua morte, contese invano ad Ulisseo quale riconoscimento dei propri meriti e, non ottenendole e ritenendosi perciò disonorato, si suicidò; l'altro guerriero era Ajace Oileo, famoso per l'arroganza e l'empietà che gli costarono la vita: la dea Athena, presso il cui altare nell'ennesimo eccesso di ferocia egli violentò la profetessa Cassandra, fece affondare la nave con cui stava rientrando in patria, ed il dio Poseidone, che dapprima l'aveva salvato, per l'ingratitudine dimostrata fece affondare lo scoglio su cui era naufragato, facendolo annegare.
Sembra che il nome derivi dal verbo greco aiazo (=piangere) e significhi mesto, in lacrime.

martedì 19 agosto 2008

Aladino

Il nome Aladino traduce l'arabo Ala al-din, che significa rispettoso della religione.
Il nome è ripreso dal protagonista di una delle novelle delle Mille ed una notte: Aladino è un giovane di buon cuore ma svogliato, che entra in possesso di una lampada magica che gli dà il diritto di formulare desideri che puntualmente vengono esauditi da un Genio; grazie alla ingenti ricchezze che il Genio gli procura, Aladino ottiene in sposa la bellissima figlia dell'imperatore e a sbarazzarsi dei negromanti che cercano di sottrargli la lampada.

Alano, Alain, Allen

Incerta è l'origine del nome Alano, oggi poco comune in Italia, ma piuttosto comune in Francia nella forma Alain e nei paesi anglosassoni nelle forme Alan ed Allen. Certamente il nome richiama quello del popolo degli Alani, di ascendenze persiane e a lungo stanziato sulle coste nordorientali del Mar Nero, giunto poi in Germania ed in Francia con le invasioni barbariche per poi mischiarsi alle tribù vandale. Tuttavia, il nome etnico potrebbe essersi mischiato ad una voce celtica che significa cervo oppure bello.
L'onomastico può essere festeggiato l'8 settembre in ricordo di sant'Alain de la Roche (sec. XV), frate domenicano originario della Bretagna, ricordato per l'impegno nella diffusione e nella codifica della preghiera del Rosario.
Il nome è legato oggi alla figura dell'attore francese Alain Delon [nell'immagine] (Rocco e i suoi fratelli, Il Gattopardo, Borsalino) e del cantautore Alan Sorrenti.
Dal femminile Alana deriva il personale inglese Lana, che ricorda invece l'attrice americana Lana Turner (1921-1995; Il postino suona sempre due volte, Lo specchio della vita, Madame X).

Alarico

Il nome Alarico deriva dal germanico, probabilmente dall'unione delle voci ala (=tutti, molto) e rikja (=signore, potente) con un significato che varia da colui che regna sopra tutti a molto potente.
Alarico I (sec. IV-V), primo vero re dei Visigoti, è ricordato per aver guidato il sacco di Roma del 410, alla fine di un assedio durato cinque mesi.
L'onomastico ricorre il 29 settembre con il beato Alarico di Einsiedeln (sec. X).

Alba, Albino/a

Alba è un nome femminile d'origine latina, tratto dall'aggettivo albus (=bianco) con il significato di bianca, splendente; con lux alba, i romani indicavano il primo chiarore del nuovo giorno.
L'onomastico ricorre il 17 gennaio in memoria di sant'Alba martire in Africa.
Tra le Alba famose oggi, la conduttrice Alba Parietti [nell'immagine] e l'attrice Alba Rohrwacher, miglior attrice non protagonista ai David di Donatello 2008 per il film Giorni e nuvole.
Sempre dal latino albus/albinus derivano gli apparenti diminutivi Albino ed Albina, che però assumono il significato dalla carnagione bianca.
Albino Luciani era il nome secolare di papa Giovanni Paolo I, che "regnò" solo 33 giorni nel 1978. L'onomastico cade il 1° marzo, in onore di sant'Albino vescovo in Francia nel sec. VI, oppure il 16 dicembre in ricordo di sant'Albina vergine e martire a Formia nel sec. III.

Albano/a

Il nome Albano/a significa semplicemente proveniente dalla città di Alba, toponimo abbastanza comune nei tempi antichi: si pensi ad Alba Longa, la città laziale fondata secondo la leggenda dal figlio di Enea e che venne completamente distrutta dopo la disfida tra Oriazi e Curiazi; ad Alba Fucens, antica città abruzzese sul lago Fucino ora prosciugato; ad Alba Pompeia, l'odierna Alba nelle Langhe piemontesi. Il toponimo potrebbe derivare dalla voce indoeuropea alb/alp, che significa "altura".
L'onomastico cade il 22 giugno in ricordo di sant'Albano d'Inghilterra (sec. III), soldato dell'esercito romano convertito, ricordato come il primo martire inglese.
Il nome è legato al cantante Albano Carrisi, noto come Al Bano.

Alberico/a, Aubrey

Alberico è un nome d'origine anglosassone: da aelb (=elfo) e rik (=re), significa letteralmente sovrano degli elfi; non a caso, Alberich è un personaggio magico ricorrente della mitologia germanica, che compare in diverse leggende sotto varie forme: ne L'anello del Nibelungo di Wagner, ad esempio, egli è il malvagio re dei Nibelunghi, una razza di nani, che rinuncia a tutto per impossessarsi di un magico anello che lo rende il padrone del mondo. Ma dalla stessa figura discende invece Oberon (che è variante francese dello stesso nome, attraverso le variazioni Aubrey ed Auberon), il bonario re delle fate, protagonista della commedia di Shakespeare Sogno di una notte di mezza estate.
L'onomastico cade il 26 gennaio in ricordo di sant'Alberico di Citeaux (sec. XI-XII), tra i fondatori dell'Ordine cistercense.

Alberto/a

Il nome Alberto, di sicura derivazione germanica, ha però un'origine controversa: potrebbe essere un'abbreviazione del nome Adalberto, oppure avere un'etimologia a sé, dai termini ala (=molto) e bertha (=illustre, splendente), con il significato di molto splendente, illustrissimo.
Nome molto diffuso, innumerevoli sono gli Alberto famosi nel passato e nel presente, dal condottiero lombardo Alberto da Giussano (sec. XII), fiero oppositore dell'esercito imperiale di Federico I Barbarossa, allo scienziato Albert Einstein (Premio Nober per la Fisica nel 1921), uno dei più grandi pensatori del Novecento; dagli scrittori Albert Camus (Premio Nobel per la Letteratura nel 1957), Alberto Moravia ed Alberto Bevilacqua ai giornalisti Alberto Castagna, Alberto Bilà ed Alberto Angela, fino agli attori Albert Finney, Alberto Lupo ed Alberto Sordi [nell'immagine].
Due i sovrani attualmente in carica: Alberto II dei Belgi, Re dal 1993, ed Alberto II di Monaco, Principe dal 2005.
Anche molti santi hanno portato questo nome: il più importante è stato forse sant'Alberto Magno (sec. XIII), vescovo tedesco, filosofo e Dottore della Chiesa, maestro di san Tommaso d'Aquino e protettore degli scienziati; viene ricordato il 15 novembre. Il 6 ottobre viene invece ricordata la martire sant'Alberta di Agen (sec. III).

Alboino, Elvino, Alvin

Alboino (sec. VI) fu il re longobardo che riuscì a sottomettere gran parte l'Italia, avanzando dal Friuli fino alla Lombardia (dove eresse Pavia a capitale dei Longobardi) ed assoggettando anche la Toscana; morì a seguito della congiura orchestrata dalla moglie Rosmunda, che intendeva vendicare il padre, Cunimondo re dei Gepidi, ucciso da Alboino in battaglia: molto noto l'episodio secondo cui Alboino fece bere del vino a Rosmunda da un calice ricavato dal teschio del padre.
Alboino deriva dal longobardo: da albhi (=elfo) e wini (=amico), significa amico degli elfi.
La medesima origine è da attribuire ad Elvino, che non è semplicemente il diminutivo del nome Elvio. Nei paesi di lingua inglese è moderatamente diffusa la versione Alvin.
L'onomastico ricorre il 26 maggio.

Alceo, Alceste/i, Alcide

Dalla voce greca alke (=forza) derivano i nomi Alceo ed Alceste, che significano appunto forte.
Nel mito, Alceo, re di Tirinto, era il nonno putativo di Ercole, che per tale motivo era detto Alcide, che è il patronimico di Alceo.
Alcesti, figlia del re di Iolco, era la sposa di Admeto di Fere: amico di Apollo, Admeto ottenne dal dio che, al momento della sua morte, qualcun altro potesse volontariamente offrirsi al posto suo; fu proprio Alcesti a sacrificarsi, ma in seguito Ercole, mosso a compassione dall'infelicità di Admeto, scese negli Inferi e riportò la giovane sulla terra.
Alcide Degasperi (1881-1954), fondatore della Democrazia Cristiana e membro della Costituente, fu l'ultimo Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno d'Italia ed il primo della Repubblica Italiana (dal 1945 al 1953).

Alcibiade

Alcibiade (sec. V a.C.) fu un valente generale ed un ambizioso politico ateniese; discepolo di Socrate, si distinse in battaglia e grazie a tali meriti, al fascino e all'abilità oratoria, divenne presto una figura importante nell'Atene del vuoto di potere lasciato dalla morte improvvisa di Pericle; ma si fece anche molti nemici e la fortuna gli voltò presto le spalle.
Il suo nome deriva da alke (=forza) e da bia (=violenza) e significa forte e violento.
L'onomastico cade il 2 giugno.

Alcino/a

Si tratta di un nome d'origine greca, al contempo di matrice mitologica e letteraria: significa forte intelletto (da alke=forza e nous=intelletto).
Alcinoo era il mitico re dei Feaci, padre della bella Nausicaa, che accolse Ulisse naufrago e gli fornì i mezzi per riprendere il proprio viaggio verso la nativa Itaca.
Alcina era invece una fata, sorella di Morgana e di Logistilla, che compare nell'Orlando furioso dell'Ariosto come antagonista degli eroi Astolfo e Ruggiero.

Alda

Sebbene esista il corrispettivo maschile Aldo, al nome Alda viene generalmente attribuito un significato diverso, molto bella, poiché lo si considera tratto dalla voce celtica althos.
E proprio Alda la Bella viene chiamata la fidanzata del cavaliere Orlando nei poemi carolingi, che non sopravvive alla morte dell'amato e viene perciò citata a modello di donna devota all'amato fino alla morte.
L'onomastico viene festeggiato il 26 aprile, in ricordo di sant'Alda da Siena, terziaria francescana.
Da citare, tre le Alda di oggi, la conduttrice tv Alda D'Eusanio e soprattutto la poetessa Alda Merini [nell'immagine]; sua la poesia Amore non dannarmi:
"Amore, non dannarmi al mio destino
Tienimi aperte tutte le stagioni
Fa' che il mio grande e tiepido declino
Non si addormenti lungo le pulsioni
Metti al passivo tutte le passioni
Dormi teneramente sul cuscino
Dove crescono provvide ambizioni
D'amore e di passione universale,
Toglimi tutto e non mi fare male."

Aldemaro

Aldemaro è un nome di chiara origine germanica: deriva dall'unione degli aggettivi athala (=nobile) e maru (=illustre) e significa famoso per la propria nobiltà. Ne discendono alcune varianti, quali Ademaro o Aldemiro, oppure ancora Amerio.
L'onomastico ricorre il 24 marzo in memoria di sant'Aldemaro di Capua (sec. XI), monaco ed abate benedettino

Aldegonda

Questo nome potrebbe essere semplicemente una variazione di Ildegonda, oppure avere un'origine a sé, dalle voci alda (=anziano, esperto) e guntha (=battaglia), con il significato di esperta in battaglia.
L'onomastico cade il 30 gennaio.

Aldo

Anche Aldo è un nome d'origine germanica; deriverebbe dall'aggettivo alda (=cresciuto, anziano) con il significato di saggio, esperto, oppure dal termine walda (=potere, comando) ed in questo caso significherebbe potente, al comando.
Talvolta viene utilizzato come diminutivo di nomi quali Aldobrando, Romualdo o Cataldo.
L'Aldo più potente e conosciuto del secolo scorso è stato probabilmente lo statista Aldo Moro (1916-1978), presidente della Democrazia Cristiana e cinque volte Presidente del Consiglio, rapito ed ucciso da un gruppo di terroristi delle Brigate Rosse.
L'Aldo più amato è stato invece il romano Aldo Fabrizi (1905-1990) [nell'immagine], divertentissimo interprete di macchiette romanesche, grande attore comico accanto a Totò o a Peppino DeFilippo, e bravo attore drammatico in pellicole importanti come Roma città aperta del neorealista Rossellini.
Da citare ancora due scrittori: Aldo Palazzeschi ed Aldo Busi.
L'onomastico cade il 10 gennaio in memoria di sant'Aldo eremita (sec. VIII).

Aldobrando

Aldobrando è un nome d'origine germanica, che deriva probabilmente da alda (=vecchio, saggio) e da brand (=bagliore, spada) e pertanto significa esperto nell'uso della spada. Secondo altra ipotesi, sarebbe una variante di Ildebrando.
L'onomastico si festeggia il 22 agosto in ricordo di sant'Aldobrando da Bagnoregio, vescovo.

Aleardo

Probabilmente Aleardo è un nome di derivazione germanica, tratto da ala (=molto) e hardhu (=duro, forte) con il significato di molto forte.
Il veronese Aleardo Aleardi (1812-1878) fu un poeta romantico e patriottico.

Aleramo

Aleramo, nome decisamente poco comune oggi, deriva dalle voce germaniche heil (=robusto) e hraban (=corvo) con il significato di corvo robusto (il corvo era un animale sacro e magico nella mitologia germanica).
Si chiamava Aleramo (sec. X) il fondatore della dinastia degli Aleramici, che ressero il Marchesato del Monferrato fino al Trecento e quello di Saluzzo fino al Cinquecento.

Alessandro/a, Sandro/a

Il nome Alessandro è di probabile origine frigia ed il suo significato è piuttosto incerto; tuttavia gli antichi Greci erano soliti ricondurlo alla somma del verbo aléxein (=proteggere) e del sostantivo anèr, andròs (=uomo), attribuendogli quindi il significato di difensore del genere umano.
Il nome appare già nella mitologia greca, dove Alessandro era il nome dato dai pastori al piccolo Paride quando lo trovarono, ancora in fasce, abbandonato sui monti dal padre, il re troiano Priamo, a causa delle sciagurate (ma azzeccate) profezie di sua sorella Cassandra, che l'additava come responsabile della prossima caduta di Troia.
L'Alessandro per antonomasia fu sicuramente Alessandro Magno (sec. IV a.C.) [nell'immagine, interpretato da Colin Farrell nel film Alexander di Oliver Stone], Alessandro III come Re di Macedonia, conquistatore dell'Egitto e della Persia.
Dopo di lui, si chiamarono Alessandro due Imperatori romani, tre Re di Scozia, tre Zar di Russia e vari altri sovrani nell'antichità come nell'Era moderna. Otto i papi che portarono questo nome, da sant'Alessandro I (sec. II, festa: 3 maggio), martire sotto Traiano, il primo pontefice a venire eletto e non indicato dal predecessore, fino ad Alessandro VIII (sec. XVII), di nobili origini veneziane.
Al femminile, Alessandra Fedorovna fu il nome scelto dalla principessa Alice d'Assia, nipote dell'Imperatrice Vittoria, quando nel 1894 divenne zarina sposando lo Zar Nicola II. Alessandra fu l'ultima Imperatrice russa: nel 1918 fu fucilata ad Ekaterinburg dai bolscevichi insieme a tutta la famiglia imperiale.
Altri Alessandro famosi: Alessandro Manzoni (1785-1873), celeberrimo autore del celeberrimo I promessi sposi, ed Alessandro Volta (1745-1827), fisico comasco, inventore della pila elettrica; e poi ancora due scrittori francesi dell'Ottocento: Alexandre Dumas "padre" (1802-1870), l'autore de I tre moschettieri e de Il Conte di Montecristo, ed Alexandre Dumas "figlio" (1824-1895), che scrisse La signora delle camelie.
Oggigiorno Alessandro è uno dei nomi più frequentemente usati per battezzare i nuovi nati. Tra gli eroi di oggi: i calciatori Alessandro Del Piero, Alessandro Nesta ed Alessandro "Billy" Costacurta, gli attori Alessandro Gassman ed Alessandro Preziosi.
Nonostante i moltissimi santi che portarono questo nome, in Italia l'onomastico viene generalmente festeggiato il 26 agosto, quando si commemora sant'Alessandro di Bergamo, patrono della città orobica, tradizionalmente celebrato come un soldato in comando nella Legione Tebea: i soldati di questa legione dell'esercito romano, guidati da san Maurizio, rifiutarono di eseguire l'ordine di persecuzione contro i cristiani e furono perciò puniti con la decimazione [letteralmente, l'uccisione di un soldato ogni dieci] ad Agaunum (l'odierna St. Moritz in Svizzera). Alessandro scampò anche ad una seconda decimazione ed al successivo sterminio totale, ma dopo qualche anno di fughe e predicazione, venne catturato e decapitato.
L'onomastico di Alessandra cade invece il 20 marzo, in ricordo della vergine e martire sant'Alessandra di Amiso.
Tra i diminutivi più comuni, insieme all'ambigenere ed internazionale Alex, una menzione particolare merita Sandro/a, dati i numerosi personaggi famosi che l'hanno portato: dal pittore quattrocentesco Sandro Botticelli, l'autore della Primavera e della Nascita di Venere, ai giornalisti Sandro Ciotti (1928-2003) e Sandro Curzi (1930-2008), passando per Sandro Pertini (1896-1990), fervido oppositore del regime fascista, esponente di primo piano della Resistenza partigiana, senatore per il Partito Socialista ed infine Presidente della Repubblica Italiana dal 1978 al 1985.
Tra le donne, molte attrici: dalle italiane Sandra Mondaini (1931-2010) e Sandra Milo alle americane Sandra Dee e Sandra Bullock.
In inglese, Alessandro suona Alexander, con il diminutivo Xander; in Scozia è diffusa la corruzione Alastair; in spagnolo, suona Alejandro, che ha portato alla variante Aleandro. Il femminile slavo Aleksandra vanta alcuni graziosi diminutivi: i russi Sascha e Shura ed il polacco Olenka.

Alessio/a

Il nome Alessio deriva dal verbo greco alèxein (=proteggere, difendere) e significa il difensore.
L'onomastico viene festeggiato il 17 luglio, quando si commemore sant'Alessio di Roma (sec. V), figlio di un ricco patrizio: si racconta che, la notte prima delle proprie nozze, fuggì in Oriente, dove sarebbe vissuto come mendicante per diciassette anni; in seguito tornò a Roma, alla casa paterna, dove però non venne riconosciuto e visse altri diciassette anni in un sottoscala. Secondo la leggenda, solo alla sua morte, nel 412, il padre apprese di avergli dato asilo per tanto tempo, leggendo la sua storia autografa in un biglietto che stringeva in un pugno.
Sant'Alessio è da sempre molto venerato dalla Chiesa cristiana ortodossa, tanto che ben cinque Imperatori bizantini lo portarono: da Alessio I Comneno (sec. XI-XII), che nell'ambito della Prima Crociata riuscì a riconquistare gran parte della Turchia settentrionale e che si trovò più volte a fronteggiare tentativi di un'invasione normanna; ad Alessio V Ducas (sec. XII-XIII), che fece assassinare il suo predecessore Alessio IV Angelo: il suo regno durò appena due mesi, concludendosi con la caduta di Bisanzio in mano ai Crociati.
Anche in Russia Alessio è un nome molto diffuso, nella versione Aleksej.
Il femminile Alessia è oggi un nome di moda, portato da molte giovani showgirl e soubrette, da Alessia Marcuzzi [nell'immagine] ad Alessia Fabiani ed Alessia Merz. L'onomastico cade il 9 gennaio, in memoria della beata Alessia LeClerc (sec. XVI-XVII), monaca agostiniana francese.

Aletta

Alla base di questo nome potrebbe esserci il sostantivo greco aléthés che significa veritiera, sincera.
L'onomastico ricorre il 4 settembre in ricordo di sant'Aletta martire in Gallia nel sec. XII.

Alferio, Alfiero

D'origine germanica, il nome Alferio e la variante Alfiero derivano dalle voci athala (=nobile) e faraz (=guida) e significano nobile capo.
L'onomastico cade il 12 aprile con sant'Alferio Pappacarbone (sec. X-XI), abate morto ultracentenario.

Alfio

Alfio deriva dall'aggettivo greco alfios (=bianco, splendente) ed è strettamente imparentato con Albino, di derivazione latina.
È molto diffuso in Sicilia per il culto di sant'Alfio martire, ricordato il 10 maggio insieme ai fratelli Cirino e Filadelfo. I tre erano i rampolli di una famiglia patrizia pugliese: accusati di professare la religione cristiana nel periodo delle persecuzioni, furono più volte processati ed invitati all'abiura, finché, condotti a Lentini, in Sicilia nel 253, e già in odore di santità, furono martirizzati: ad Alfio, portavoce dei fratelli, venne strappata la lingua, ed è perciò considerato patrono dei muti.

Alfonso

Alfonso è un nome di sicura derivazione germanica, tuttavia il significato è piuttosto incerto. In Italia è diffuso soprattutto al Sud, dov'è stato introdotto durante le dominazioni spagnole, mentre in Spagna fu importato dai Visigoti.
Potrebbe essere una variante del nome Adalfonso, che deriva dai due aggettivi germanici athala (=nobile) e funza (=valoroso) e significa appunto nobile e valoroso. Oppure potrebbe derivare dall'unione di ala (=molto) e funza, con il significato di molto valoroso. Infine, c'è chi ipotizza che la prima parte del nome derivi da hatus (=battaglia), attribuendogli quindi l'etimo di valoroso in battaglia.
Molti sovrani nella penisola iberica portarono il nome Alfonso, l'ultimo dei quali fu Alfonso XIII di Borbone (1886-1941), Re di Spagna già dalla nascita, in quanto nacque postumo, sei mesi dopo la morte del padre Alfonso XII; fu deposto nel 1931, alla proclamazione della Seconda Repubblica Spagnola, che sarebbe poi sfociata nella guerra civile.
Tra i sovrani italiani invece, si annoverano due Re di Napoli (entrambi della dinastia aragonese) e quattro Duchi di Modena e Reggio (tutti della Casa d'Este), il primo dei quali sposò in seconde nozze la famigerata Lucrezia Borgia.
Tra gli Alfonso famosi: il generale Alfonso LaMarmora (1804-1878), fondatore dei bersaglieri e due volte Presidente del Consiglio del Regno d'Italia; Alfonso Pecorario Scanio, Presidente dei Verdi fino al luglio 2008.
L'onomastico si festeggia il 1° agosto, in ricordo di sant'Alfonso Maria De'Liguori (1696-1787), autore della canzone Tu scendi dalle stelle, proclamato Dottore della Chiesa, patrono dei confessori e compatrono di Agrigento.
Per Alfonsa l'onomastico cade il 31 luglio.

Alfredo

Il nome Alfredo ha una particolarità: vi confluiscono due nomi ben distinti che però suonano in modo molto simile. Il primo è l'antico nome tedesco Altfried che deriva dai due vocaboli germanici alda (=anziano, saggio) e frithu (=pace) e perciò significa saggio pacificatore. Il secondo è un altrettanto antico nome inglese, Aelfred, che invece deriva dalla somma di due parole anglosassoni: aelbf (=elfo) e raed (=raduno, consiglio), con il significato di consigliato dagli elfi.
Per il femminile Alfreda, esistono anche le varianti Alfrida ed Elfride.
L'Alfredo che più d'ogni altro ha contribuito alla diffusione del nome in Italia è l'Alfredo Germont protagonista de La Traviata, l'opera lirica di Giuseppe Verdi ispirata a La signora delle camelie di Dumas. "Amami Alfredo, quanto io t'amo", canta Violetta, paventando di perdere l'amore del giovane per cui ha rinunciato alla sua vita di mantenuta di lusso.
A livello internazionale, due sono gli Alfred famosi: il chimico svedese Alfred Nobel (1833-1896), inventore della dinamite ed ideatore del Premio Nobel, ed il regista inglese Alfred Hitchcock (1899-1980) [nell'immagine], maestro del brivido, con film memorabili del calibro di Notorious, La finestra sul cortile, Vertigo, Psycho e Gli uccelli.
L'onomastico cade il 14 agosto, con sant'Alfredo di Hildesheim, monaco benedettino, vescovo e martire. Per il femminile, l'onomastico viene festeggiato il 2 agosto, quando si commemora la pincipessa inglese sant'Alfrida (sec. IX).

Alì, Aliyah

Alì è uno dei più comuni nomi arabi ed Aliyah ne rappresenta il femminile: significano alto/a, sublime.
Al-Alì (=l'Altissimo) era nel Corano uno dei 99 nomi mistici di Dio, ma la diffusione del nome tra i musulmani è dovuta principalmente alla figura di Alì ibn-Abi-Talib (sec. VI-VII), cugino del profeta Maometto e sposo di sua figlia Fatima, il quarto dei Califfi (all'origine, i successori di Maometto) ed il primo degli Imam (=guida) della religione sciita.
Da citare: l'ammiraglio turco Mehmet Alì Pascià (sec. XVI) che perse la vita nella storica battaglia di Lepanto; Muhammad Alì Pascià (1769-1849), l'ufficiale ottomano considerato il fondatore dell'Egitto moderno, di cui prese in mano le redini all'indomani della napoleonica battaglia delle Piramidi; il protagonista della nota fiaba persiana Alì Babà ed i quaranta ladroni.

Alice

La maggior parte delle fonti riporta la derivazione di Alice, come della sua variante Alicia, dal nome Adelaide: il germanico Athalheid si sarebbe trasformato in francese antico in Aalis, e da questa versione sarebbe derivata l'attuale. Significa perciò dal nobile portamento, ed in effetti fu portato da diverse regine e principesse fin dal Medioevo.
Tuttavia questo nome compare anche nella mitologia greca, dove Alice è una Nereide, ovvero una ninfa marina. In questo caso, il nome deriva dal greco aliké con il significato di creatura marina.
Inscindibile questo nome dalla figura letteraria della piccola Alice, protagonista delle Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll (1832-1898) [nell'immagine, un fotogramma della trasposizione cinematografica firmata Disney]. Nel libro, che ha anche un seguito, Attraverso lo specchio, Alice, inseguendo un coniglio con il panciotto, si ritrova in un mondo onirico popolato da animali magici e personaggi strampalati, dove vive avventure paradossali ed assurde.
Alice è anche il nome d'arte della cantante Carla Bissi, vincitrice del Festival di Sanremo 1981 con la canzone Per Elisa, firmata in collaborazione con Battiato.
L'onomastico si festeggia solitamente il 5 febbraio, in memoria di sant'Alice di Vilich, badessa benedettina.
Le varianti esotiche Alison, tipicamente inglese, ed Alyssa potrebbero essersi formate per assonanza con il fiore dell'alisso (in greco alysson=[medicinale] contro la rabbia).

Alida

Non è certo, ma parrebbe che il nome Alida derivi dalla voce germanica hildjo (=battaglia), forse incrociata con athala (=nobile), e significherebbe pertanto [nobile] guerriera.
L'ha portato l'attrice Alida Valli (1921-2006), bella e brava interprete di film come Piccolo mondo antico di Mario Soldati, Il caso Paradine di Hitchcock, Senso di Luchino Visconti.
L'onomastico cade il 26 aprile in onore di sant'Alida vergine e martire in Normandia nel sec. III.

Alighiero

Alighiero è un nome di derivazione germanica, probabilmente tratto dalle voci alda (=vecchio, saggio) e gaira (=lancia) con il significato di esperto nell'uso della lancia.
Alighiero di Bellincione (sec. XIII) era il padre del poeta Dante, da cui assunse il cognome Alighieri.
Alighiero Noschese (1932-1979) è stato un noto attore comico, specializzato in magistrali imitazioni.